Siti internet di aste e vendite on-line, Facebook, intrusione nella corrispondenza elettronica e altro ancora: ogni mezzo è buono per raggirare e carpire la buona fede di una vasta platea di vittime che va dalla casalinga all’imprenditore, dallo studente all’artigiano, dal pensionato al commerciante, insomma non vi sono categorie sociali immuni dal fenomeno delle truffe.
I carabinieri del comando provinciale di Asti da tempo hanno messo in campo tutte le attività di prevenzione possibili per arginare il fenomeno con incontri mirati con la popolazione e con l’attività delle Stazioni che svolgono un servizio “porta a porta” di informazione anche nelle più remote frazioni della provincia.
Nelle ultime due settimane i vari reparti dell’Arma astigiana hanno condotto a termine diverse attività d’indagine per assicurare alla giustizia i responsabili di varie truffe compiute sul territorio (in particolare nel sud Astigiano) e che hanno portato alla denuncia di sette persone.

In particolare  i militari della stazione di Canelli ha denunciato una pregiudicata 35enne di Carlentini (SR) che aveva messo in vendita su un gruppo Facebook di compravendite una bicicletta del valore di 300 euro e benché avesse ricevuto quanto pattuito tramite ricarica Postepay, non provvedeva alla spedizione dell’oggetto all’acquirente, un artigiano residente a Moasca.
Analogo episodio è accaduto ad un operaio sempre di Moasca, il quale acquistava a mezzo Facebook un Iphone del valore di  400 euro, pagato tramite il servizio Paypal senza mai ricevere la merce; i Carabinieri della Stazione di Canelli anche in questo caso riuscivano a risalire alle responsabili della truffa ovvero due donne residenti a Pomigliano d’Arco, una minorenne e una 43enne già nota per analoghi fatti criminosi, entrambe denunciate.
Una macchina etichettatrice del valore di  15.000 euro venduta ad una società di Alcamo non si è rivelata un buon affare per una ditta di macchine enologiche del canellese, infatti una volta effettuata la spedizione il pagamento non è mai arrivato. I Carabinieri della locale Stazione, al termine delle indagini, hanno appurato che la responsabilità del mancato pagamento però non erano della ditta acquirente, bensì di un pregiudicato 27enne, di origini rumene, residente in provincia di Roma, il quale, mediante l’accesso abusivo alla corrispondenza tra la parte lesa e la società siciliana, era riuscito a farsi accreditare sul proprio conto corrente on-line la cifra pattuita per la compravendita e per tale motivo è stato deferito alla Procura della Repubblica.
Una pensionata 61enne di Nizza Monferrato si è rivolta ai Carabinieri della locale Stazione in quanto avendo acquistato un’autovettura usata presso un commerciante d’auto per la somma di  1.800 euro, il veicolo non è mai stato consegnato. Il venditore un 36enne pregiudicato di Collegno (TO) è stato individuato e denunciato dai militari.
Un impiegato 59enne di Nizza Monferrato aveva deciso di acquistare su un gruppo Facebook 5 materassi per l’importo di  650 euro e pattuiva l’invio di una caparra di € 200 senza però mai ricevere la merce. I Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato al termine di attività investigativa riuscivano ad individuare e denunciare il truffatore, un pregiudicato 54enne di Airasca (TO).
Un operaio 35enne di Mongardino, tramite il sito internet subito.it, aveva acquistato un mixer da cucina inviando al venditore la somma di  270 euro come caparra, senza mai ricevere l’oggetto. Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Montegrosso d’Asti hanno permesso di individuare e denunciare il truffatore, un pregiudicato 25enne di Oschiri (SS).