Si chiama “Imitazioni a domicilio” l’operazione portata a termine dalla guardia di finanza di Nizza Monferrato e che ha portato al sequestro di un centinaio di capi d’abbigliamento contraffatti che venivano venduti sui social.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, hanno consentito di individuare alcuni soggetti che attraverso uno dei principali social network, acquistavano e rivendevano capi di abbigliamento e accessori richiamanti note griffe di moda, contraffatti.

I finanzieri hanno individuato i canali di approvvigionamento della merce, dislocati in varie regioni d’Italia e identificato sia gli autori delle vendite on line sia l’elevato numero di acquirenti finali. Cinque le perquisizioni eseguite presso il domicilio di altrettanti venditori di nazionalità italiana e straniera e oltre 100 i capi di abbigliamento e gli accessori contraffatti sequestrati, per un valore di mercato di circa 5 mila euro.

Veri e propri appartamenti – magazzino nei quali erano stoccate le merci, in attesa di essere piazzate ai clienti reclutati attraverso profili specifici creati sul social network.
“La dinamica era semplice: cataloghi ben forniti erano disponibili nelle gallerie fotografiche dei profili, per consentire al cliente interessato la scelta del pezzo d’abbigliamento, per poi definirne i dettagli di vendita attraverso le chat di messaggistica privata”, spiegano gli inquirenti.

Tre le persone denunciate, uno residente nell’Astigiano gli altri in Campania e in Lazio. Le accuse sono di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi.
Sono state anche irrogate sanzioni amministrative per 80 mila euro nei confronti di altri due soggetti.