Il premio Classico 2016, indetto dal festival della lingua italiana che ha vissuto la sua prima parte ricca di spettacoli e forum tra il 9 e 12 giugno, andrà a Emma Bonino. «Esponente politico del Partito Radicale, ex ministro degli Esteri, già commissario europeo e studiosa di culture mediorientali è, a nostro avviso, quella che incarna meglio lo spirito del linguaggio verso gli altri» ha spiegato il direttore artistico della rassegna Marco Drago, scrittore e autore radiofonico. Il premio sarà consegnato in una data che sarà concordata con la Bonino. Lo scorso anno il riconoscimento era andato a Diego Bianchi “Zoro”, autore televisivo, giornalista, youtuber e esperto del linguaggio dei social. Intanto il festival di Canelli, che fino a novembre riserverà ancora appuntamenti, alcuni a Moasca e Loazzolo, ha riscosso grande successo di critica e pubblico. A cominciare dal performer Gianni Miraglia con i suoi “Monologhi della fatica” recitati il 9 giugno, in piazza Cavour, in costume adamitico tranne per una pezzuola a coprire il sesso. Inevitabili le polemiche insieme a tanti consensi per uno spettacolo che, comunque la si veda, ha colpito coscienze e menti di tanti. Altro appuntamento che è piaciuto la mostra del designer macedone Iva Petrushevski, visitabile fino al 25 giugno nelle sale di Palazzo Giuliani in via G.B.Giuliani. Da sabato a domenica Classico 2016 ha riservato una raffica di appuntamenti che sono stati sempre seguitissimi. Dall’omaggio al linguista Giambattista Giuliani (nato a Canelli nel 1818 e considerato uno dei padri della lingua italiana a cui è dedicato il festival) di Valentina Petrini, all’analisi delle nuove traduzioni di grandi classici della letteratura: Moby Dick con Ottavio Fatica, Pierluigi Vaccaneo e Paolo Costa; Il Giovane Holden con Matteo Colombo e Alessandro Trocino. Pubblico attento anche alla presentazione del premio italo-russo Raduga con Maria Pia Pagani; alla disanima sui presunti casi di plagio da parte del comico Daniele Luttazzi di Gabriele Marino e Emanuele Miola; ai ragionamenti sulle contaminazioni di termini inglesi nell’italiano corrente con la linguista Valeria Della Valle; l’intervista sul rap al rapper Frankie hi-ngr mc a cui è seguito un concerto davanti ad una folla di fans. Grande gradimento per il laboratorio sulle traduzioni delle canzoni di Bob Dylan a cura di Gigi Giancursi, la consegna del premio Classico Giovani per la migliore traduzione di un brano di Dylan, premiati tre studenti: Anita Atasanova, Lorenzo Germano e Niccolò Germanino; per il tema dell’italiano nelle traduzioni letterarie e nei sottotitoli delle serie tv con Daniele Petruccioli, Nadia Dho e Sivia Speranza moderati dalla giornalista Valentina Colosimo; e infine, in omaggio alla comunità macedone (oltre mille persone) che vive a Canelli da anni, il concerto del complesso Serenata con brani di musica tradizionale della Macedonia. Inoltre nei due giorni di festival ha suonato per le strade della città la Tinto Brass Street Band, una decina di elementi di un complesso giunto dalla Sardegna appositamente per Classico 2016 che ha conquistato canellesi e turisti. La rassegna ha in serbo altri eventi e di livello altissimo. Il 30 giugno, alle 20,30 a Palazzo Giuliani, lo scrittore Demetrio Paolin presenta il suo libro “Conformi alla gloria”, candidato al Premio Strega. A luglio ospite d’onore di Classico 2016 sarà il regista macedone Milcho Manchevski. Tutto si svolgerà nelle Cantine Bosca, in via Giuliani: il primo luglio il cineasta, che nel 1994 vinse la Palma d’Oro al Festival del Cinema di Venezia, sarà intervistato da Francesco Mangiapane dell’Università di Palermo; il 2 ci sarà la “maratona Manchevski” con proiezione di 4 lungometraggi diretti dal Maestro macedone. Per gli altri appuntamenti consultate il sito: www.festivalclassico.it Foto e video liberi su pagine Facebook: Classico Classico (https://www.facebook.com/profile.php?id=100009413801312) e Festival Classico (https://www.facebook.com/festivalclassico/)