casa alfieri (1)“C’è un progetto completo, ci sono fonti di finanziamento certe e oggi possiamo dire con ottimismo e orgoglio che tra un anno, al massimo un anno e mezzo,  Palazzo Alfieri verrà restituito alla città nella sua veste completamente restaurata”  così il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo fa il punto sullo stato dei lavori del palazzo storico, dimora natale del più celebre tragediografo Italiano. Grazie infatti ai fondi messi a disposizione della Fondazione CrAsti, all’interesse del Comune e ai finanziamenti messi a disposizione dalla Comunità Europea attraverso la Regione con il Pisu Progetto Integrato di Sviluppo Urbano, verranno ultimati i lavori di riqualificazione di uno dei simboli cittadini. “Ci impegneremo per ultimare non solo i lavori edili, ma restituire ai cittadini astigiani e al mondo un importante complesso museale con tutti i suoi tesori” ha detto Alberto Bianchino ex primo cittadino e assessore ai Lavori Pubblici, oggi consigliere e rappresentante del Comune nel cda della Fondazione Alfieriana. Quello che andrà a costituirsi sarà un polo importante per il turismo e la cultura: a Palazzo Alfieri oltre al alla casa natale del poeta, al Museo, agli archivi e alla biblioteca del Centro Studi Alfieriano troveranno sistemazione definitiva anche il Museo dell’arazzeria Scassa e la Fondazione Guglielminetti. Novità anche per la Fondazione Centro Studi Alfieriani: da pochi giorni, infatti, la professoressa Mariarosa Masoero, ordinaria di letteratura italiana all’Università di Torino, è stata nominata presidente. “Tornare a studiare e a occuparmi di Vittorio Alfieri in quelle stanze sarà per me un piacere e un gradito ritorno. Da lì sono passati filologi e critici come Marchetti e Firpo – ha detto la studiosa – Le “case dei poeti” rivestono un’importanza fondamentale in Europa e sono indispensabile per capire i personaggi e la loro opera. Asti è Alfieri ,Alfieri è Asti e quando sarà riaperto il Palazzo potremo riprendere al meglio gli studi”. La valorizzazione della biblioteca e dell’archivio è l’obiettivo primario della professoressa Masoero che intende mettersi al lavoro al più presto per realizzare un Grande Portale Alfieriano dove studiosi di tutto il mondo potranno consultare sul web le immagini dei manoscritti e dei documenti alfieriani: “é un lavoro che è stato già fatto per le opere di Cesare Pavese ed è un progetto ineludibile. Lavorerei da subito per sistemare le carte da esibire all’apertura”. Martina Tartaglino