Il festival Asti Teatro, fedele alla propria vocazione al nuovo, dopo il successo dello scorso anno, ha promosso anche per il 2011 il concorso “Scintille”, finalizzato alla produzione di uno spettacolo da distribuire sul territorio nazionale.
Tra le oltre 70 proposte ricevute, provenienti da tutta Italia, sono stati selezionati otto progetti di drammaturgia contemporanea che, nell’arco delle serate del 2 e del 3 luglio, sono stati presentati in alcuni suggestivi cortili del centro storico con “assaggi” di venti minuti di fronte a un pubblico numerosissimo e divertito dalla formula “itinerante”.  
Primo classificato è risultato lo spettacolo “Metafisica dell’amore” della compagnia Le Brugole, proveniente da Venezia.
Questa la motivazione della giuria: “Per aver affrontato un tema scottante come quello dell’omosessualità femminile con un linguaggio fresco, ironico, divertito. Lo spettacolo, anche grazie alla qualità delle interpreti, riesce a coinvolgere il pubblico miscelando momenti di comicità con altri di grande intensità e profondità senza mai cadere nell’autocommiserazione.
La giuria tecnica considera il progetto della compagnia Le Brugole meritorio di essere aiutato ed accompagnato nella produzione e nella distribuzione sul territorio nazionale”.
Menzione speciale per lo spettacolo “Tritacarne Italia” di Davide Palla di Milano per l’originalità della proposta decisamente inconsueta nell’ambito della scena nazionale. Lo spettacolo unisce l’antica e popolare forma del teatro dei burattini al linguaggio della drammaturgia contemporanea con un meccanismo scenico ricco di trovate e una recitazione su due piani carica di ritmo e suggestioni.
La giuria si augura che il lavoro di Davide Palla possa svilupparsi ed ottenere la visibilità ed il successo che merita anche grazie al “battesimo” ed alla menzione di AstiTeatro 33.
Menzione speciale anche per “La Protesta” della compagnia Vagone Teatro di Bari per lo sforzo produttivo e drammaturgico e per aver voluto affrontare il delicato tema dell’impegno politico tra il fervore collettivo e le problematiche individuali. La giovane età degli interpreti, tutti allievi dell’accademia Nico Pepe di Udine, la loro convinta ed appassionata volontà e la precisa progettualità fanno ben sperare non solamente sul possibile sviluppo dello spettacolo, ma anche e sopratutto vanno sottolineati come segnali di quell’auspicabile ed urgente ricambio generazionale della nostra scena che rappresenta l’obiettivo principale del Premio Scintille.
Il vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà  un premio di produzione di 4 mila euro e la possibilità di un’ampia circuitazione promossa da Asti Teatro.
Con Scintille 011 il direttivo del festival Asti Teatro vuole continuare a dare un segnale preciso e forte di sostegno concreto nei confronti delle realtà teatrali emergenti, in un momento di difficoltà diffusa.