clownIn scena al Teatro Alfieri di Asti oggi, domenica 9 febbraio, alle 17, l’ultimo spettacolo di David Larible “Il clown dei clown”, frutto di anni d’esperienza diretta trascorsi calcando le scene di tutto il mondo: dal piccolo schermo, alla scuola di vita del circo classico italiano, passando per le grandi e roboanti arene statunitensi e sud americane, fino ad approdare nei più prestigiosi teatri di prosa. In questo speciale allestimento David vuole evocare il mondo del clown nel suo aspetto più intimo e realistico ma nello stesso tempo poetico, alternando gag visuali a brani musicali (suonando ben cinque strumenti diversi) attingendo dal repertorio classico della clownerie al quale però, alla maniera dei Comici dell’Arte, apporta decisive innovazioni. Quali sono le corde emotive che tocca “Il clown dei clown” David Larible? “Dico sempre che un clown è un giocoliere delle emozioni, e giocola con le emozioni del pubblico che assiste alla sua rappresentazione.  Queste emozioni sono varie, coprono un arco che va dalla risata più spontanea al momento di poesia, fino alla malinconia. Normalmente al termine del mio spettacolo le platee hanno le lacrime agli occhi per la commozione. Pensi a Charlie Chaplin, ai suoi film più noti, Il grande dittatore, Le luci della città, Tempi moderni:  l’emozione prevale sull’allegria, in questo Chaplin era un maestro. Lo spettacolo che porterò ad Asti è molto chapliniano”. Ma perché c’è sempre una componente amara nella comicità del clown? “Perché il clown rappresenta l’essere umano, nelle sue molte sfaccettature. In questo modo ci identifichiamo nelle situazioni, nelle gag, nelle prese in giro. Il pubblico si sente partecipe. Coinvolgo molto il pubblico nei miei spettacoli, gli spettatori sono interattivi, lo spettacolo cambia ogni sera e non è mai uguale alla rappresentazione precedente”. Qual è lo stato dell’arte della clownerie oggi, e lo stato di salute dell’arte circense in generale? “E’ vero che il clown è legato all’arte circense, ma molti di noi, ultimamente, si sono spostati nei palcoscenici dei teatri. Purtroppo il circo attraversa momento particolare, una crisi dovuta a diversi fattori, certo anche per colpa dei circensi. D’altro canto il mio spettacolo fa il pienone in Italia, in Francia, in Germania, in Austria… Forse ho trovato una formula che funziona? Forse c’è il giusto rapporto tra qualità e prezzo? E’ un dibattito che andrebbe aperto, forse il circo tradizionale non si è saputo ripensare, forse le politiche di sovvenzioni statali non gli hanno giovato, gli imprenditori circensi dovrebbero interrogarsi su questo. Se l’arte circense morisse, con i suoi 400 anni di storia, sarebbe un vero peccato. Il fascino del tendone, dei carrozzoni, dei clown secondo me resta intatto: bisognerebbe adeguare gli spettacoli alla mentalità e al gusto del pubblico contemporaneo”. Lei si è esibito davanti a 120mila persone al Madison Square Garden e in piccoli teatri di provincia, ma anche in televisione: c’è differenza? “Ad Asti il mio spettacolo arriverà alla 148esima replica, tra pochi giorni a Cremona festeggeremo la 150esima, un successo che non avrei mai immaginato quando ho iniziato a lavorare in teatro. Chi mi vede dal vivo e  in Tv può notare una differenza di resa del 40 per cento almeno. E’ incredibile, dalla televisione non passa l’anima, anche quando ti dicono che “buchi lo schermo”. Prevendite presso il Teatro Alfieri, nei circuiti abituali e su www.eventiduemila.it Biglietti a partire da 19 euro. Per la pomeridiana all’Alfieri Eventiduemila srl, organizzatore dell’evento, propone una tariffa speciale di 5 euro per i ragazzi under 16 per permettere loro di accedere al Teatro e fruire di uno spettacolo unico nel suo genere. Sul sito www.eventiduemila.it è possibile consultare il calendario completo dei prossimi eventi e visionare tutte le informazioni per acquistare in prevendita i biglietti per lo spettacolo. Marianna Natale