Paolo Borgna (magistrato del Tribunale di Torino), Carlo Federico Grosso (avvocato penalista, già docente universitario e componente del CSM), Marcello Maddalena (procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Torino), Carlo Nordio (procuratore aggiunto della Repubblica di Venezia) e Luciano Violante (docente universitario, già magistrato, deputato e presidente della Commissione Antimafia): sono questi i nomi dei componenti della giuria “togata” del Premio Asti d’Appello.
Si tratta di una giuria composta da alti magistrati e giuristi: un modo autorevole e ironico di sottolineare l’analogia del premio con un iter processuale.
Questi cinque voti andranno a sommarsi, in occasione della cerimonia finale del Premio, domenica 29 novembre, al voto espresso ieri nella bella cornice della sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti dalla giuria popolare.
Composta dai soci dell’Associazione Premio Letterario Asti d’Appello il cui presidente onorario è Paolo Conte, la giuria popolare simboleggia l’entusiasmo e il coinvolgimento  attivo della cittadinanza  vero l’iniziativa.
Il Premio Asti d’Appello, iniziativa a cura della Biblioteca Astense, recupera un nome e un’idea originale degli anni Sessanta: rimettere in gioco i romanzi giunti secondi e terzi ai maggiori premi letterari nazionali e offrir loro una seconda chance, una sentenza d’appello. Il premio, promosso dall’Ente per il Turismo Astigiano e presieduto dallo scrittore Leonida Répaci, ebbe il merito di premiare esclusi di vaglio quali Anna Banti per Noi credevamo e Italo Calvino per Le cosmicomiche.
La sollecitazione a riprendere l’iniziativa è venuta proprio da Paolo Conte, l’avvocato chansonnier astigiano.  
La premiazione, domenica 29 novembre, avrà inizio alle 20.30 al Teatro Alfieri di Asti (Via al Teatro 2)  e sarà condotta da Bruno Gambarotta.
Toccherà a Paolo Conte, promoter dell’iniziativa,  premiare il vincitore, al quale andranno 10.000 euro.