Sabato 12 maggio alle 21, allo Spazio San Giovanni (Museo Diocesano di via Natta 36), prenderà il via la seconda edizione della rassegna  “AnNOTAzioni” dedicata alla musica barocca, ideata dall’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale di Asti, diretto da don Simone Unere con la direzione artistica dei fratelli Francesco e Stefano Cerrato, Marco Demaria e Daniele Ferretti.

La rassegna è dedicata all’esecuzione integrale in due appuntamenti dell’ “Estro Armonico” op. 3 di Antonio Vivaldi, raccolta di dodici concerti per uno, due o quattro violini solisti, archi e continuo. Pubblicati ad Amsterdam nel 1711, questi concerti ebbero uno strepitoso successo in tutta Europa, e grazie ad essi il “Prete Rosso” fu per qualche anno il compositore più rinomato. Segnarono di fatto l’epocale passaggio dal concerto grosso al concerto solistico. Lo studioso vivaldiano Michael Talbot si spinse al punto di affermare che questi lavori sono “forse la più influente raccolta di musica strumentale apparsa nell’intero diciottesimo secolo”.

Protagonista della rassegna sarà l’Armoniosa, gruppo strumentale barocco nato dall’esperienza artistica iniziata in seno proprio alle attività culturali dell’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale stesso. L’Armoniosa si pone l’obiettivo forte di essere realtà di eccellenza in ambito internazionale, adottando un metodo di lavoro rigoroso dal punto di vista stilistico e interpretativo, con l’utilizzo di strumenti originali e studi sul diapason e sulla montatura degli strumenti, scelte coerenti sul versante culturale e interpretativo, dando vita ad un ambiente di lavoro basato sull’amicizia tra i componenti e sulla condivisione del bagaglio di idee ed esperienze professionali di ciascuno dei musicisti.

Il concerto del 12 maggio, prevede, oltre all’esecuzione del libro primo dell’ Estro Armonico, la partecipazione di Lorenzo Girodo al flauto per il Concerto F VI n.10 RV 427 in do maggiore per flauto archi e basso continuo e il Concerto op. X n. 5 in fa maggiore per flauto archi e basso continuo, entrambi di Vivaldi.

Lorenzo Girodo, flautista di fama internazionale, si è interamente dedicato allo studio della prassi esecutiva del rinascimento e del barocco, specializzandosi con Frans Brüggen e Hans Martin Linde. Ha dapprima insegnato flauto dolce al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove venne istituita una delle prime cattedre di strumenti antichi in Italia, per intraprendere poi la carriera concertistica come solista di flauto a becco e strumenti antichi ad ancia e direttore di opere barocche. Tiene conferenze nelle facoltà di musicologia in Università italiane e straniere come quella di Torino, Roma, Firenze, Oxford, Freiburg, Chambery, Lione.Ha realizzato, curandone i cataloghi, l’allestimento di numerosi musei di strumenti musicali come ad esempio quello del Museo Teatrale alla Scala di Milano e scrive regolarmente su riviste specializzate nel settore.

Il secondo appuntamento della rassegna è previsto sabato 2 giugno alle 21, sempre allo Spazio San Giovanni.