Va in scena martedì 26 gennaio al Teatro Alfieri di Asti, alle 21, Inferno Novecento, lo spettacolo firmato da Federico Tiezzi, con David Riondino e Sandro   Lombardi, produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi. Lo spettacolo fa parte della stagione ‘Parole d’artista’ curata dal Teatro di Dioniso di   Torino. La lettura offerta dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi trova origine nel lavoro del   drammaturgo Fabrizio Sinisi che ha elaborato accostando alcuni brani della prima   cantica dantesca con estratti di articoli di celebri firme del giornalismo italiano,   mettendo a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con alcuni personaggi-icone a   noi vicini e con momenti cruciali che hanno segnato la storia del secolo scorso   (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…).   Si va quindi da Oriana Fallaci, Enzo Siciliano, Fernanda Pivano, Aldo Cazzullo, Rossana   Rossanda a Pasolini, Marylin Monroe, Andy Wharol e Lou Reed, Lady Diana e Dodi Al   Fayed, Saddam Hussein, Giulio Andreotti. Ciascuno di loro viene accostato ai personaggi   dei vari Canti danteschi: Ulisse, Guido di Montefeltro, il Conte Ugolino e Arcivescovo   Ruggieri, Brunetto, Pier delle Vigne, Paolo e Francesca.  Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa   interpretare la prima cantica dantesca: ma offre anche un modo per farsene   interpretare. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle   contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di   nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’al di là   dantesco.  Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si   realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi   dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso.   A distanza di dieci anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di   nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca;   l’alternanza di voci e suoni in una scenografia fatta di soli leggii, è dunque lo strumento   con  cui la forza della parola, l’immaginifica parola e visione dantesca si intreccia   all’altrettanto potente eco delle voci del nostro recentissimo passato; Inferno   Novecento invita dunque lo spettatore a un percorso in cui la poesia si fa   complementare alla cronaca: il Novecento – per tanti aspetti ancora il nostro tempo –   diventa il luogo di una discesa agli inferi, di uno sguardo sulla nostra storia e sul nostro   presente.