orchideeSono aperte le prevendite per “Orchidee”, unica data in Piemonte per lo spettacolo di Pippo Delbono che si terrà al Teatro Alfieri di Asti domenica 16 novembre alle 21. Con lui sul palco ci saranno Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo e Grazia Spinella. Immagini e film sono a cura del grande attore e regista, luci di  Robert John Resteghini. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Pippo Delbono ed Emilia Romagna Teatro Fondazione. “L’orchidea è il fiore più bello ma anche il più malvagio” spiega Delbono “perché non riconosci quello che è vero da quello che è finto. Come questo nostro tempo. In Orchidee c’è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha  lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina. E così il vuoto. Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il vuoto dell’amore. Ma Orchidee parla anche del bisogno vitale di riempire quel vuoto. Parla del bisogno di ricercare ancora, altre madri, altri padri, altra vita, altre storie. E poi stranamente le parole “importanti” del teatro che volevo abbandonare mi sono ritornate addosso e hanno ritrovato un loro senso nuovo, incastrate con la mia vita. E anche la mia vita forse è diventata, con quelle parole, la vita di tanti altri. Credo che questo spettacolo rappresenti per me quel bisogno vitale, incontenibile, di continuare ancora nonostante tutto a scrivere, a parlare dell’amore”. Gli spettacoli di Delbono non sono allestimenti di testi teatrali ma creazioni totali, dove gli attori sono parte di un nucleo che si mantiene e cresce nel tempo. Già nella prima opera si definiscono i tratti di un lessico teatrale unico che rappresenta la peculiarità di tutte le creazioni seguenti. Nel 1987 crea il suo primo spettacolo, Il tempo degli assassini, e nello stesso anno incontra Pina Bausch che lo invita a partecipare a uno dei lavori del suo Wuppertaler Tanztheater. Questa straordinaria occasione segna  una tappa fondamentale nel percorso artistico del regista. Ne La rabbia, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, creato nel 1995, si può riscontrare  una modalità diversa di fare teatro, che si esprime compiutamente in Barboni (1997), vincitore del premio speciale Ubu 1997 «per una ricerca condotta tra arte e vita» e del premio della critica nel 1998. Barboni vede protagonista Bobò, un piccolo uomo sordomuto, analfabeta, incontrato in occasione di una attività laboratoriale nel manicomio di Aversa, dove era stato rinchiuso per 45 anni. Pippo vede in Bobò e nella sua capacità gestuale i principi del teatro orientale. Delbono non si riconosce nell’etichetta di “Teatro Sociale” e motiva la scelta di questi attori in quanto ritenuti tra i più capaci e abili ad incarnare la sua visione poetica di un teatro basato sulle persone e non sui personaggi, un teatro non psicologico, lontano dai cliché insegnati nelle scuole e nelle accademie. Nel 2003 la Compagnia Pippo Delbono va in tournée in Palestina e in Israele con lo spettacolo “Guerra”: ne nasce un film documentario dal titolo omonimo che l’anno successivo conquista il premio Donatello nella sua categoria. Nel 2006 viene presentato alla Festa del cinema di Roma il suo secondo lungometraggio, Grido, una  realizzazione autobiografica durata due anni, l’essenza di una storia di vita molto più lunga, che raggiunge l’apice  nell’incontro con Bobò, e l’anno successivo realizza per il Teatro Sperimentale di Spoleto l’opera lirica Studio per Obra Maestra. La Compagnia Pippo Delbono è stata ospite di diversi festival teatrali internazionali facendo tappa in più di cinquanta  paesi rappresentando  un caso unico nella storia del teatro italiano. Recentemente Pippo ha diretto i film Amore carne (2011) e Sangue (2013) e ha recitato in diverse pellicole, tra le quali Pulce non c’è di Giuseppe Bonito e Io e te di Bernardo Bertolucci (2012), mentre in teatro ha riscosso nuovi successi con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (2012), Orchidee (2013) e la rilettura della Madama Butterfly che debutta in questi giorni al San Carlo Opera Festival di Napoli. Dopo il successo dell’anteprima “Io con gli altri” di quest’estate, per il biennio 2015-2016 sarà Direttore Artistico del festival Asti Teatro. Biglietti: 20 euro platea, barcacce, palchi (ridotto 17 euro), loggione 15 euro (ridotto 12 euro). Info e prenotazioni: 0141.399057-399040