astigianiVenerdì 6 giugno alle 19 al Teatro Giraudi di piazza San Giuseppe verrà presentato l’ottavo numero della rivista Astigiani. Ci saranno fanfare dei bersaglieri, spezzoni di film, telefonate a sorpresa, musica. Il trimestrale di storia e storie (120 pagine, da sabato in tutte le edicole e librerie a 7 euro) dedica la copertina e i servizi d’apertura all’intenso legame durato mezzo secolo tra Asti e i bersaglieri ospiti al Casermone. Una vicenda ricca di spunti, personaggi e curiosità, con numerose foto inedite. La presentazione della rivista è inserita nel programma dei festeggiamenti legati al Raduno nazionale dei Bersaglieri e ci sarà anche la fanfara e una rappresentanza in divise storiche dei fanti piumati. Anche l’intervista “Confesso che ho vissuto” è dedicata ad un bersagliere doc: il prof. Carlo Mosso l’uomo che ha fatto fare ginnastica a generazioni di studenti. Astigiani racconta poi di un altro intreccio di comuni ideali tra due personaggi che hanno fatto la storia d’Italia: Cavour e Cesare Alfieri di Sostegno scoprendo che la terra astigiana è stata l’humus della loro amicizia.  Ci sarà anche la sorpresa di un amore “segreto” di Cavour con una nobildonna astigiana e a proposito di amori ottocenteschi una pennellata è dedicata all’irrequieta contessa di Castiglione e ai legami che ebbe con Costigliole. La rivista propone poi un’ampia e straordinaria carrellata tra le sale da ballo divenute dancing nel Dopoguerra: un viaggio emozionante nella memoria di molti. Si scoprirà anche dove “andava a rimorchiare” un giovane Fabrizio De André . Un assaggio di musica di quei tempi sarà proposto durante la presentazione dal gruppo “Palmarosa” che prende il nome da uno dei più popolari dancing astigiani del Dopoguerra. E si avrà l’occasione di riascoltare per la prima volta, dopo oltre 50 anni, il primo disco di Paolo Conte: un curioso valzer dedicato al Tanaro, scritto nel 1962 dal giovane avvocato. E ancora la cura dell’uva ad Agliano, un richiamo turistico da ripensare e gli anni astigiani di un ragazzo che dalla Macobi diventerà campione del mondo di calcio: Giancarlo Antognoni. La rivista racconta anche dell’antica congregazione degli ortolani e della loro ingegnosa raccolta differenziata degli Anni Cinquanta quando trasformavano la spazzatura di Genova in compost per riscaldare le serre. Astigiani dedica un ricordo particolare e intenso a Felice Andreasi l’attore che visse per lungo tempo a Cortazzone. Ci sono nuove rubriche  e tornano le straordinarie patenti rosa “estratte” dai portafogli degli astigiani. Il numero 8 segna anche il passaggio di testimone alla presidenza di Astigiani da Giorgio Conte a Luciano Nattino. Hanno scritto per Astigiani: Gino Anchisi, Edoardo Angelino, Rita Barbieri, Mimma Bogetti, Armando Brignolo, Attilio Cerrato, Giorgio Conte, Lucilla Conte, Pier Ottavio Daniele, Marida Fausone, Roberta Favrin, Paola Gho, Giovanni Ruffa, Franco Masenga, Stefano Masino, Sergio Miravalle, Gianfranco Monaca, Paolo Monticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio,  Pier Paolo Pontacolone, Bruno Penna, Paolo Raviola, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Flavio Tosetti, Giuseppe Varlotta.