Lunedì 5 settembre alle ore 17 nel refettorio del Seminario Vescovile (piazza Seminario,1) sarà inaugurata  la mostra libraria “Ars Curandi – la scienza medica e farmaceutica nelle edizioni antiche della Biblioteca del Seminario Vescovile”. Saranno esposti per la prima volta circa 200 volumi tra incunaboli (il più antico è addirittura del 1477) e cinquecentine, di argomento medico e farmaceutico dal ‘400 al ‘700, stampate a Venezia, Lione ed in altri importanti centri di stampa da celebri tipografi quali, ad esempio, Aldo Manuzio, Ottaviano Scoto e Sessa.

L’importante mostra – realizzata con il sostegno di: Ministero dei Beni Culturali, Regione Piemonte, Fondazione CRAsti, Federfarma, Provincia di Asti e Ordine dei Medici – coincide con i dieci anni dalla riapertura al pubblico della Biblioteca del Seminario Vescovile.

E’ stata curata, con mesi di ricerca tra gli oltre 45.000 volumi anteriori al 1830, da Debora Ferro chiamata proprio dieci anni fa dal rettore del Seminario don Marco Andina a sopperire al vuoto lasciato dai precedenti bibliotecari (don Pietro Dacquino. morto nel 1993, e don Celestino Bugnano, mancato improvvisamente nel 2000) e da Daniela Nebiolo, insegnante di scuola superiore, da quasi quarant’anni studiosa e ricercatrice di storia locale, membro del consiglio della Società di Studi Astesi.

Prima dell’inaugurazione, che avverrà alla presenza del Vescovo mons. Francesco Ravinale, nel salone all’ingresso del Seminario si parlerà di storia della medicina e della farmacia. Interverranno Michele Maggiora, Aris d’Anelli, Debora Ferro e Daniela Nebiolo.

Lungo il portico del settecentesco palazzo del Seminario Vescovile, saranno allestiti dei pannelli illustrativi che accompagneranno il visitatore nel Refettorio, sede espositiva della mostra, aiutandolo a comprenderne le sezioni.

L’aspetto più sorprendente ed interessante emerso dall’analisi dei volumi – condotta con estrema acribia da Debora Ferro e Daniela Nebiolo – è stato il reperimento delle note di possesso e degli “ex-libris” che attestano che molti dei volumi sono stati donati alla biblioteca da insigni medici artigiani (come Brovardi e Volpino)  o che sono giunti da fiorenti conventi.

Data l’importanza ed il considerevole numero di volumi antichi sull’argomento, è stato realizzato un catalogo che descrive brevemente tutte le opere esposte, corredate con le fotografie dei frontespizi e collocate nel contesto storico da cui provengono.

L’elenco è preceduto da un’introduzione di carattere storico-filologico curata da Debora Ferro e Daniela Nebiolo.

“Ars Curandi” rimarrà aperta fino al 30 ottobre. Ingresso libero, da martedì a domenica, 10-13 e 16-19. Info: 0141- 59.38.89, 43.06.15 o at005@biblioteche.reteunitaria.piemonte.it