Tutto esaurito anche per Piero Bocchiaro e Luciano Tarditi: argomento impegnativo, ma anche di forte suggestione, la psicologia del male è stata protagonista sabato sera a Chiusano nella quinta tappa de “I mesi del giallo”.
Due ore di ragionamenti e confronto con il pubblico, che ha riempito il municipio e rivolto domande sotto la regia di Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt. Lo psicologo Bocchiaro ha confermato le similitudini di recenti episodi accaduti in Italia (l’aggressione all’infermiera rumena nella metropolitana di Roma, i disordini allo stadio di Genova durante la partita Italia-Serbia) con i casi trattati nel suo libro “Psicologia del male” (Laterza), pensato per un pubblico di non esperti. Tra gli argomenti trattati, l’inerzia di chi assiste a un fatto delittuoso (come nel caso di Roma), e la “trasformazione” di persone non malvagie che tuttavia in gruppo, cioè in un anonimato di massa, possono fare qualsiasi cosa (come nell’evento di Genova).
Comunque episodi non isolati. “Quello che è successo a Roma si ripete in maniera piuttosto simile troppo spesso nelle nostre città” ha sottolineato Bocchiaro, il quale nel suo libro afferma che non esistono buoni o cattivi, ma che qualunque individuo, inserito in una data situazione esterna, può trasformarsi da persona tranquilla a carnefice.
Una tesi su cui, in linea generale, si è trovato d’accordo il sostituto procuratore Tarditi, che ha però ammonito: “Stiamo attenti a che un eccesso di situazionismo non porti a un eccesso di giustificazionismo di fronte a fatti aberranti”. Il magistrato, forte dell’esperienza maturata in decenni di lavoro, ha poi criticato severamente il rapido “pentimento” dei carnefici una volta arrestati e, sulla base della propria esperienza professionale, ha polemicamente sottolineato le contraddizioni del sistema giudiziario di fronte all’ipotesi dell’infermità mentale dell’imputato (“sostenuta dalla difesa, ma non riconosciuta dal magistrato, il più delle volte si risolverà con la dichiarazione della seminfermità, soluzione che non soddisferà nessuna delle parti”).   
Impressione, in sala, quando il sindaco Marisa Varvello ha proposto in dvd alcuni minuti del processo ad Adolf Eichman, ufficiale della SS giudicato a Norimberga per aver organizzato il trasporto degli ebrei in campo di concentramento (caso trattato da Bocchiaro nel capitolo sull’obbedienza distruttiva).
Questa settimana, intanto, “I mesi del giallo”, ideata da Comunica e promossa, tra gli altri, da Biblioteca Astense e Israt con il sostegno di Fondazione CRT e Banca d’Alba, proseguirà con gli scrittori Alessandro Perissinotto (venerdì 22 ottobre, modera Betty Martinelli) e Marco Vichi (sabato 23, conduce Giovanni Pensabene). Entrambi gli incontri si terranno, alle 18, all’Auditorium di Palazzo del Collegio con ingresso libero.