Appuntamento riuscito, sabato alla Casa del popolo, con Bruno Tinti e “La rivoluzione delle tasse”, il suo ultimo libro edito da Chiarelettere. Nell’ambito della rassegna “Intorno alle 18”, ideata dall’Associazione culturale Comunica, per quasi due ore l’ex magistrato ed editorialista de “Il fatto quotidiano” ha intrattenuto il pubblico parlando a 360 gradi della questione fiscale: dai capitale esportati illecitamente alle trattative attualmente in corso tra lo Stato italiano e la Svizzera, dai condoni (uno ogni 3 anni e mezzo a partire dal 1975), al lavoro nero, dalla tassazione attraverso le imposte indirette al ruolo della politica, responsabile secondo Tinti di aver costruito “un sistema fatto apposta per non funzionare”, con strumenti di controllo inadeguati e incapacità a recuperare l’evasione. Sollecitato dalle domande di Silvano Roggero (Associazione Comunica) e Giuseppe Vitello (Casa del popolo), Tinti ha anche illustrato le soluzioni per l’equità fiscale e la lotta all’evasione, esprimendo inoltre un giudizio assai critico sia sull’ultimo scudo fiscale che sulla legge anticorruzione approvata di recente (“E’ un provvedimento finto, che non comprende il falso in bilancio”). Sui capitali esportati all’estero (dai 200 ai 300 miliardi soltanto quelli depositati nelle banche svizzere) l’ex magistrato ha poi invitato a non restringere la questione all’evasione fiscale: “Dietro quei soldi – ha detto – si nascondono anche il traffico di armi, quello di droga o degli esseri umani”. La conversazione è stata intervallata, secondo la formula ormai collaudata di “Intorno alle 18”, dalla musica (protagonista il trio composto da Jacopo Perosino, chitarra acustica e voce, Paolo Penna, chitarra elettrica, Roberto Musso, percussioni) e da una degustazione di vini dell’azienda canellese Flli Amerio. Prevista in un primo tempo da settembre a dicembre, la rassegna, visto il successo ottenuto, avrà nuovi appuntamenti nel 2013: sabato 19 gennaio toccherà a Franco Testore, medico oncologo, chiamato a presentare “Il bacialè”.