“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”: lo dice l’articolo 53 della Costituzione, ma la realtà è tutta un’altra storia, come racconta Bruno Tinti in “La rivoluzione delle tasse” (Chiarelettere). Magistrato fino al 2008 (è stato a lungo procuratore aggiunto di Torino e si è occupato soprattutto di reati finanziari), autore del best seller “Toghe rotte” ed editorialista de “Il fatto quotidiano”, Tinti presenterà il suo libro sabato 15 dicembre, alla Casa del popolo, nell’ambito della rassegna “Intorno alle 18”. L’autore, che da più di 25 anni si occupa di diritto penale dell’economia, falsi in bilancio, frodi fiscali, reati fallimentari e finanziari, parte da un’affermazione (“Le leggi tributarie sono progettate per essere violate impunemente: si tratta di pura e semplice complicità tra Stato ed evasore fiscale”) per arrivare a dimostrare “perché il sistema è costruito per non funzionare”. Ad Asti converserà, alle 18, con Silvano Roggero (Associazione culturale Comunica) e Giuseppe Vitello (Casa del popolo). Al centro la testimonianza (la sua) di chi ha provato a far pagare le tasse, anche con la proposta di una nuova legge tributaria approdata in Parlamento, ma affossata dal partito trasversale degli evasori. E ora? La vera rivoluzione di Monti sarebbe quella di far pagare le tasse a tutti: con quei 160 miliardi recuperati potremmo essere più ricchi: come dimostra Bruno Tinti nel suo libro, basterebbe poco per raggiungere un risultato straordinario. Ma bisogna volerlo e non aver paura di perdere il voto degli evasori. Secondo la collaudata formula di “Intorno alle 18”, la conversazione sarà intervallata con musica (suoni e ritmi dal vivo con Jacopo Perosino) e una degustazione di vini dell’Azienda Flli Amerio di Canelli. L’incontro è a ingresso libero; a seguire, cena con l’autore alla Casa del popolo: info e prenotazioni: 333.1883997.