Saranno aperti al pubblico sabato 2 e domenica 3 giugno, nell’ambito del Progetto “Castelli Aperti 2012”, le Cantine e ai Cortili di Palazzo Gazelli di Rossana (Asti via Q.Sella 46).
Verranno organizzate visite guidate con partenza alle 15, alle 16 e alle 17.

Lungo il percorso verrà organizzata l’esposizione delle opere del pittore astigiano Paolo Viola.

Informazioni e prenotazioni: tel +39-327-6104623 www.castelliaperti.it

Cenni storici

Nel Palazzo, nacque il 26 agosto 1462, Pietrino del Ponte di Lombriasco, primo Gran Maestro dell’Ordine di Malta a Malta (1534-1535).

L’attuale complesso già casa “Ponte di Lombriasco”, poi “Cotti di Ceres” ora “Gazelli di Rossana”, si compone di un insieme di immobili compresi tra Via Quintino Sella e Via San Martino. L’impronta è di epoca medioevale, come è testimoniato dalla conformazione dei muri degli edifici del piano terreno e delle volte e dalla presenza della robusta torre mozzata a base quadrata  (m 8×8), ora alta m 24, in origine alta m 38.

L’edificio è comunque ben più antico in considerazione delle tracce di muri romani presenti nelle cantine.

Attualmente il complesso si compone del palazzo ristrutturato a metà del ‘700 su disegno di Benedetto Alfieri (inglobante la torre) e del palazzo attiguo, sempre di origine medioevale, ristrutturato a metà dell’800 dall’arch. Valessina, secondo la tipologia edilizia della “casa da reddito”, comprendente, nei cortili, le pertinenze rustiche.

Il primo cortile è chiuso da una seconda manica, parallela a Via Q.Sella che si eleva, sopra un piano terreno, a tre piani fuori terra. Anche questa parte del fabbricato, di impianto medievale, è stata ristrutturata nel ‘700.

Oltre a questa manica si apre un secondo e ampio cortile di “servizio” a tutto il complesso, su cui si affacciano le ampie cantine per la vinificazione, le stalle, il granaio e le rimesse. L’ampia stalla, con volte a botte raccordata con padiglioni è sovrastata dal fienile con i locali di stallaggio e di alloggio per il personale di servizio.

Chiude il cortile una serie di locali posti di fronte all’esedra del giardino, destinati un tempo a rimessa carrozze e rimesse varie.

Caratteristiche della visita

La visita ha come oggetto la parte del complesso destinato a cantine e i due cortili interni.  Si entra dall’androne di Via Q. Sella, 46. Dal primo cortile si scende al piano interrato, utilizzando un’antica scala in mattoni e legno con volta a schiena d’asino. Seguendo il tracciato parallelo a Via Q. Sella, è possibile leggere, dalla conformazione dei muri e delle volte, la storia di Asti: dal periodo romano, all’Alto Medioevo…all’800. Con un percorso, cadenzato da archi, volte a crociera e a botte, illuminate da squarci di luce radente che scende dai cortili limitrofi, lungo nicchie in spessi muraglioni scavati nella terra, si giunge nell’ampio locale usato, sino a metà del ‘900, come cantina di vinificazione (cantine Bosia). Questa cantina ha ampie volte a vela e caratteristici pilastri con robusti contrafforti.

Si esce dalle cantine salendo un’antica scala in mattoni e legno e si giunge nel secondo cortile, lungo cui si affacciano due edifici: un primo edificio destinato, in origine, a portico e granaio (‘800); un secondo edificio destinato a stalla, rimessa per le carrozze e alloggio per il personale addetto alla stalla e alle carrozze (‘600 – ‘700).