Quando nella propria vita si fa esperienza vera di Dio, quando si incontra realmente quel Signore di cui tanto si parla, tutto cambia. Si accende un fuoco e comincia a brillare una luce che sono capaci di scaldare e illuminare tutto quello che gli sta attorno. E’ l’esperienza che abbiamo vissuto a Valfenera, sabato sera, quando i Reale – Rock band di Christian Music italiana – hanno cantato con forza e con gioia la bellezza del loro incontro con Dio. La serata si è aperta con i 5forSun, una giovane band di Torino che attraverso alcune canzoni ci ha aiutati a entrare nel clima. Poi sono saliti sul palco i Reale e subito è stata una esplosione di gioia, di musica e di testimonianza. Alessandro e Francesca, insieme a tutti gli altri membri della band, hanno cantato e raccontato con energia e profondità il percorso che Dio gli ha fatto vivere, di come la luce è entrata nella loro vita. E così, canzone dopo canzone, tutti i giovani e le persone che erano presenti si sono fatti accompagnare a vivere una esperienza davvero straordinaria.
“Noi abbiamo incontrato Dio attraverso la musica, in una cappella, in adorazione; le prime canzoni sono nate lì, in ginocchio davanti a Gesù” racconta il cantante dei Reale. Ed è così che poco dopo metà concerto, viene portato sul palco il Santissimo e comincia un quarto d’ora di adorazione. All’improvviso tutta la piazza si inginocchia; quelle persone e quei giovani che un momento prima stavano saltando e cantando a squarciagola, hanno chiuso le labbra e aperto il cuore alla presenza di Dio. Francesca ci introduce nella preghiera ricordandoci che quel momento è il centro dei loro concerti, che tutto quello che c’è intorno, prima e dopo, è a servizio di quell’incontro con il Signore Gesù. Musica, preghiera, silenzio. Poi, dopo aver ricevuto la benedizione eucaristica, riesplode la gioia della fede e il concerto continua. Già così sarebbe stata una esperienza straordinaria ma il giorno dopo, la domenica mattina, i Reale ci hanno fatto dono della loro presenza anche nella Santa Messa celebrata in parrocchia. Con noi pregano, con noi cantano, con noi ascoltano la Parola di Dio e vivono il momento della Comunione con Lui. Abbiamo così la gioia di condividere con loro anche questa grazia che è terminata con il pranzo a Casa Hesed, dove insieme ai ragazzi e agli animatori ci rendiamo conto che la fede è in grado di creare dei legami e delle amicizie che vanno al di là delle simpatie e delle affinità. Essere di Dio ti permette di scoprire davvero nel prossimo un tuo fratello e una tua sorella. A metà pomeriggio ognuno è ripartito per tornare nelle proprie case.
Che cosa è rimasto? Come ci ricordava il Vangelo: il seme buono che è stato seminato; ora non resta che accogliere i frutti che verranno.
Don Igor Sciolla