Dopo circa un anno di assiduo lavoro, il concerto che si terrà il 7 gennaio, alle 21, tra le navate della Cattedrale, presenterà le prime opere filologicamente ricostruite tratte dal ricco e in parte inesplorato patrimonio musicale inedito dell’Archivio Capitolare della Cattedrale di Asti.
Protagonisti della serata saranno l’Ensemble barocco “Armoniosa” ed il coro “Ars Cantica” di  Milano.
L’organista Daniele Ferretti, il primo violino concertante Francesco Cerrato, i violoncellisti Stefano Cerrato e Marco Demaria, quali componenti dell’équipe per la direzione artistica e musicisti dell’ensemble, in collaborazione con il pianista Mauro Ronca, hanno curato l’aspetto musicale e culturale del concerto, la parte di rinvenimento, studio e digitalizzazione delle partiture manoscritte.
Notevole l’interesse culturale e storico dell’iniziativa, che si vuole collocare come prima tappa di un progetto di lungo termine e di più ampio respiro, volto al recupero dell’intero tesoro musicale custodito negli splendidi armadi dell’Archivio Capitolare.
Nell’occasione il gruppo strumentale sarà spalleggiato dal cembalista di fama internazionale Michele Barchi, grande studioso dell’epoca barocca; per il concerto suonerà una copia di un cembalo italiano del secolo XVIII, da lui stesso costruito.
La direzione della serata è affidata al Mº Marco Berrini, anch’egli musicista di chiara fama, in particolare nel repertorio vocale.
L’evento “Cathedralis Resonat” intende distinguersi per la caratura internazionale degli interpreti e per la sicura suggestione dell’ascolto di musiche per la quasi totalità inedite (vogliamo ricordare che alcune pagine della serata sono state in passato proposte dalla Corale San Secondo, diretta dal M° Giuseppe Gai), pensate e volute per il luogo in cui risuoneranno dopo tre secoli circa.
Preparando questo appuntamento si è data particolare importanza alla prassi esecutiva e filologica: a tal proposito saranno utilizzati strumenti originali con corde di budello, il prezioso organo porta tivo ad armadio Liborio Grisanti, gioiello ora restaurato della Cattedrale di Asti datato 1755,  con la sua “voce” riportata al suo antico splendore dalla bottega organaria Lanzini e Dell’Orto e accordato a 428 Hz.
Le musiche presentate appartengono ai maestri di Cappella Berruti e Calderara i quali operarono in Asti nel XVIII secolo; in particolare è da ricordare la figura di Giacinto Calderara, sicuramente il musicista più rilevante che operò tra le colonne gotiche del Duomo di Asti nella seconda metà del ‘700.
L’evento “Cathedralis Resonat” mantiene fede al mandato che il Vescovo di Asti, Mons. Ravinale, ha dato all’IDILIM: il suo statuto prevede espressamente il recupero e la valorizzazione della parte musicale dell’Archivio Capitolare, impegno che il direttore dell’Istituto Don Simone Unere ha affidato ai componenti dell’équipe per la direzione artistica, i fratelli Francesco e Stefano Cerrato, Daniele Ferretti e Marco Demaria.