Continuano le grandi prime teatrali per la 32esima edizione di Asti Teatro: debutta oggi in prima nazionale alle 22 nei Giardini di Palazzo Alfieri La Momola Menardi, di Franca Valeri, protagonista Alessandra Faiella, con la regia di Milvia Marigliano.
In scena un solo personaggio, ispirato all’universo di Franca Valeri, prima donna autrice e attrice comica del dopoguerra, capace di toccare con lievità donne vinte, femme fatale, madri, figlie, sorelle, tratteggiandole con tenerezza, perfidia e ironia costruendo delle maschere, ribaltando la sofferenza e l’infelicità in comicità paradossale, surreale e grottesca.
Alessandra Faiella, diretta da Milvia Marigliano, con acuta ironia e intelligente comicità, racchiude le “anime” della Valeri in un unico personaggio, fa rivivere i personaggi più celebri del repertorio della Valeri, omaggiandola per i suoi 90 anni (il prossimo 31 luglio) della grande attrice e autrice, diretta da Milvia Marigliano.
In uno spazio completamente vuoto, una donna di oggi costretta  a sentirsi dinamica, magra, alla moda, perfettamente a suo agio in ogni situazione, giace con la sua enorme palla dell’ormai onnipresente pilates, un mappamondo di chapliniana memoria.
E se la Valeri nei suoi ritratti diversificava i vari strati sociali, qui la Faiella li contiene tutti, in una sintesi che porta a un’unica donna contemporanea. I vari personaggi convivono e si contraddicono in un’unica anima.
“Franca Valeri non solo è l’attrice comica per antonomasia – spiega la regista Milvia Marigliano – ma anche una meravigliosa autrice, e in questo spettacolo ho deciso di affrontare i suo i testi come si fa con i grandi autori moderni, come Beckett. Ho condensato i tanti suoi personaggi in un’unica figura femminile che rappresenta le donne di oggi e l’appiattimento che ha colpito la nostra società”.
“Franca è un mito per chi fa questo mestiere – dice la protagonista Alessandra Faiella – anche perché la sua comicità è estremamente attuale. Quel tipo di televisione oggi purtroppo non c’è più, i tempi risono fatti frenetici, e anche per questo ora preferisco esprimermi in teatro e come autrice, come nel mio ultimo libro Il lato B, che ha molte tematiche in comune con quelle affrontate nello spettacolo.
“Ho scelto Alessandra-  precisa Marigliano – perché è una pioniera del cabaret riduttivo. Ha sempre interpretato dei personaggi vincenti, quindi mi sono divertita a trasformarla, a farla calare nei panni di una donna fragile e sconfitta, ma sempre con una buona dose di ironia e divertimento”.
“È una bella sfida per me – conclude la Faiella – e un’occasione eccitante per mettermi alla prova. Non mi piacciono i clichè e l’omologazione, e questo spettacolo è anche un bel modo per dare un’immagine diversa dell’universo femminile da quella patinata e fasulla che ci impongono i media”.
Un’altra figura di spicco di questo festival ricco di figure femminili di talento sarà Caterina Vertova, protagonista di “Interrogatorio a Maria”, diretto da Walter Manfrè su testo di Giovanni Testori, in scena al Centro Giraudi alle 20 (in replica alle 23). “È un gioiello di scrittura del Novecento” spiega il regista “un percorso dell’anima dell’autore, il quale si addentra nei meandri della Fede e della Teologia con vocazione tipicamente terrena e con l’ansia dell’uomo di oggi di fronte al baratro dei quesiti cosmici che annientano la nostra esistenza.
Accanto all’attrice, che veste il ruolo della Madonna, Giuliana Antenucci, Antonella Nieri, Nella Tirante, Milo Vallone, Donatella Venuti”.  
Un’altra prima nazionale, questa volta prodotta da una compagnia astigiana, è “La vera storia di Ah Q” di Parthenos, in scena al Diavolo Rosso alle 20. Diretto e interpretato da Marco Viecca, insieme a Giovanni Mancaruso, Daniela Placci e Andrea Zirio, con testo dell’autore tedesco Christoph Hein, uno degli autori viventi più importanti in Germania.
Un testo allegorico che trae spunto da una novella popolare cinese di Lu Xun: l’autore ne fa una metafora della difficile condizione degli abitanti della ex Germania Est, che, in seguito alla caduta del Muro, non riescono a trovare una collocazione nella nuova società. Fa da sfondo a questa tragica condizione l’impeto rivoluzionario dei poveri protagonisti del testo, i quali aspettano invano la rivoluzione. Questa, una volta giunta, non si accorgerà neppure di loro: essi non percepiranno alcun cambiamento in meglio dalla nuova situazione.
Dopo il successo del concorso “Scintille”, che ha visto centinaia di spettatori passare di cortile in cortile per assistere agli “assaggi teatrali” proposti da compagnie emergenti, è ora il turno di “Best Off”, sezione del cartellone che vede una lunga lista di appuntamenti curati da alcune tra le compagnie più originali ed innovative in Italia (Band à Part di Milano, Faber Teater da Chivasso, Crest e La luna nel letto dalla Puglia), alle quali è stato richiesto un progetto articolato di intervento indirizzato al Teatro Totale con contaminazioni tra i diversi linguaggi della scena: musica, parola e danza.
Le compagnie daranno vita a delle residenze teatrali in luoghi di fascino architettonico per spettacoli, letture, musica, incontri, prove aperte. Da mattina a notte fonda per una “mappa delle meraviglie” che si dipana per il centro storico: al Faber Teater è stata affidata la Cascina del Racconto, a Band à Part piazzetta Italia, a Crest e Luna nel letto Palazzo Ottolenghi.
Il Faber animerà le vie della città con musiche, danze e storie di emigrazione, alla scoperta d nuovi mondi e nuove avventure. Band à Part terrà invece una serie di prove aperte in piazza Italia, mentre La luna nel letto presenterà alle 22.30 sul palco di Palazzo Ottolenghi il concerto spettacolo diretto da Michelangelo Campanale “I Mammasantissima in Ammerika”. Negli anni ’60 in un immaginario paesino della Murgia pugliese un gruppo di ragazzi si riunisce nello stanzino del Circolo Culturale del paese e mette su un gruppo musicale: I Mammasantissima. Si suonano i brani che si sentono alla radio, Carosone, Buscaglione, ma anche i nuovi successi del Jazz che arrivano da lontano, lontanissimo. Si suona per vincere la noia, e nel frattempo si sogna l’ America con i suoi grattacieli, le donne bellissime e le macchine di lusso, ricchezza.
A concludere la fitta giornata una replica di “Variazioni sull’anatra” di David Mamet, spettacolo prodotto dal Teatro degli Acerbi, alle 23 nella suggestiva location del laghetto dei giardini pubblici di Corso alla Vittoria.
Per informazioni e prenotazioni: 0141.399032. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Alfieri dalle 10 alle 17, oppure sul luogo stesso dello spettacolo un’ora prima dello spettacolo.