Notte di lavoro, piacevole ed intensa, martedì, nella Sala stampa dell’Ariston. Il tempo di ascoltare l’ultima nota d’ogni canzone in gara (due per cantante) e parte subito il tempo a nostra disposizione per votare il testo preferito. La scelta, obbligatoria (tasto “1” o “2” del telecomando), porta automaticamente avanti una canzone a danno dell’altra: il voto dei giornalisti vale il 50 per cento, sotto coordinamento vigile di Pagnoncelli (Ipsos). Note di rilievo e valutazioni sulla Prima serata. La coppia Fazio-Littizzetto funziona magnificamente: prosecuzione perfetta di Casa Vianello. Ingresso di Lucianina in teatro da favola: su cocchio bianco trainato da quattro cavalli. Voto 10. Omaggio al maestro Verdi, nel Bicentenario della nascita, con Nabucco. Voto 10. Intervento di Maurizio Crozza: apre con l’imitazione di Berlusconi, poi Bersani, Ingroia e Montezemolo. Resiste, con l’appoggio di Fazio, alle urla e fischi di parte di pubblico che non gradisce la vena politica del comico. Lui non si risparmia e va giù pesante, come la battuta: «Volete 5 mila euro? Non sono i miei, sono i vostri, dalla ristrutturazione dell’Aquila». Cosa pensiamo noi e come valutiamo l’intervento di Crozza? Facile rispondere. La gente è stufa della Casta, da qualunque direzione provenga, e spera a fine febbraio di vederla spazzata via una volta per tutte. Per errori e cose non fatte. Punto. Voto 100 (No! Non è un errore: cento). Toto Cutugno torna all’Ariston e ripropone un suo successo di trent’anni fa, “L’Italiano”, rivisitato in chiave moderna e con un coro militare che pare giungere dal passato: dell’Armata Rossa. Voto 9 (un punto sotto il “Va’ pensiero” verdiano). Gli ascolti della “Prima” sono ottimi: 14 milioni 195 mila (share del 47.60 per cento); picco di ascolto (oltre 17 milioni) con l’imitazione di Bersani fatta da Crozza e picco di share (58.89 per cento) all’esecuzione di “Nel blu dipinto di blu” in omaggio a Domenico Modugno. Per oggi è tutto. Viva Verdi, viva il Festival! Stefano Masino