Dopo il successo dell’omaggio a Freddie Mercury, Ondesferiche ritorna al Diavolo Rosso stasera, venerdì 30 novembre, alle 22 con “Ho 40 anni e vengo da Marte”. Nel 1972 sbarcava sulla terra Ziggy Stardust, l’alieno-rockstar inventato da David Bowie che è rimasto nell’immaginario collettivo e ha ispirato generazioni di artisti. Per celebrare il quarantennale della pubblicazione di quello straordinario disco, i musicisti di Ondesferiche presentano un concerto acustico che ripercorre la camaleontica carriera del cantante inglese. Alex Macinante ci dà qualche anticipazione sullo spettacolo di stasera. Come mai Ondesferiche ha scelto di misurarsi con un interprete musicalmente così complesso come David Bowie? “Un artista così trasversale ed eclettico si presta ad essere rimaneggiato. Personalmente, sono cresciuto con la sua musica, mi ha influenzato profondamente e continua a lasciare un segno nelle nuove generazioni. Già 10 anni fa, con la band Brama, avevamo registrato una cover di “Space Oddity” per una compilation, e da allora è capitato più volte di misurarsi con il suo repertorio, fino ad “Inside”, lo spettacolo che due anni fa abbiamo presentato a Passepartout. Quest’anno, la ricorrenza del quarantennale di Ziggy è stata un’occasione per tornare ad esplorare Bowie, perché rivisitare il suo repertorio per me è un po’ come tornare a casa, ed è talmente sterminato che la possibilità di scelta è virtualmente infinita, quindi non ci si annoia mai e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire”. Che taglio darete a questo omaggio? Quali aspetti evidenzierete e su cosa concentrerete la vostra attenzione? “Innanzitutto tengo a precisare che non siamo una tribute band, non c’è nessun intento di imitazione, anche perché sarebbe impossibile. Ci concentreremo sull’essenza delle canzoni, arrivando alle radici con arrangiamenti acustici che ne mantengono intatta l’anima, a volte scoprendone una nuova. Il piatto forte della serata saranno le canzoni di “Ziggy Stardust” e del periodo “glam” dell’artista, ovvero i primi anni 70, ma ci sarà spazio anche per tutti i grandi successi, come “Heroes” o la canzone scritta con i Queen “Under pressure”. Cosa hai provato quando due anni fa hai letto la citazione dedicata al tuo spettacolo “Inside” nell’ambito del festival Passepartout sul sito di David Bowie? “Avevo già contatti con il webmaster del suo sito, dato che qualche anno prima aveva pubblicato una mia versione di “Art decade” in una sezione dedicata alle cover e supervisionata dallo stesso David. E’ stata comunque una grande emozione vedere in home page la nostra locandina, con sotto scritto “andate a vederlo e poi diteci cosa ne pensate”. Ho un bellissimo ricordo di quel concerto, che vedeva con me Matteo Curallo, Edoardo Accornero e Manuel Daniele, oltre alla collaborazione di alcuni danzatori di Torino e dell’artista visivo Licio Esposito. Lì, dato che il tema del festival era il Muro, avevamo posto l’attenzione solo sul periodo berlinese ed elettronico dell’artista, al Diavolo invece spazieremo in tutto il suo catalogo. E’ un piccolo modo per ringraziarlo per tutta la musica che ci ha regalato e restituirla in maniera più intima, come fossimo in un salotto tra amici”. Questa volta insieme ad Alexander Macinante (voce) saliranno sul palco Federico De Martino (pianoforte e chitarra) e Gianluca Giordano (chitarra e voce), con l’aiuto di alcuni ospiti speciali. Ingresso libero. Marianna Natale