Nella c orsa al regalo del Natale 2010 sono in molti a entrare in libreria per trovare un pensiero. Maurizio Perego, de Il Pellicano, com’è ormai consuetudine in questo periodo dell’anno, ci ha suggerito una serie di titoli freschi di stampa in grado di accontentare tutti i gusti e, perché no, tutte le tasche.
Si parte dalla saggistica, ma una saggistica sui generis: quella proposta da Carlo Fruttero e Massimo Gramellini con il volume “La Patria, bene o male – Almanacco essenziale dell’Italia unita” (Mondadori – Strade Blu, in collaborazione con La Stampa; 364 pagine, 18 euro), un racconto lungo del nostro Paese dal 1861 a oggi. La narrazione si snoda attraverso 150 date che non sono solo anniversari storici ma anche ricorrenze di eventi personali o privati in grado di ritrarre gli italiani che dall’Unità in avanti hanno abitato il Paese, fra cronaca rosa e cronaca nera, con il tocco di umorismo tipico dello scrittore e del giornalista. “L’impressione finale – scrivono nella prefazione gli autori – è che questa Patria sia una difficile Patria, più volte sull’orlo del baratro, più volte nel baratro precipitata, con continue riprese anche stupefacenti, anche ammirevoli. C’è di che inorgoglirsi, ma purtroppo anche di che vergognarsi. Un Paese irritante, fastidioso, quasi sempre dilaniato da emotività contrapposte e che potrebbe fare molto di più, come dicevano gli insegnanti alle nostre mamme. E ovviamente molto di più avremmo potuto fare anche noi, narrando questa Patria nel bene e nel male”.

E’ tra i pochissimi scrittori italiani che può vantare milioni di copie vendute ed è astigiano: parliamo naturalmente di Giorgio Faletti. Con il suo libro pubblicato a novembre, sempre per i tipi di B.C. Dalai editore, sempre nel genere thriller, “Appunti di un venditore di donne” (20 euro), ambientato nella Milano fine anni settanta, a metà strada tra gli anni di piombo e la “Milano da bere”, Faletti si candida a diventare il bestseller del Natale.

Per gli amanti del giallo, dalla gelida Svezia assistiamo a un gradito ritorno: quello di Henning Mankel con “L’uomo inquieto”, Marsilio editore, 19 euro: è questa l’ultima entusiasmante indagine dell’ispettore Kurt Wallander, “uno dei più bei personaggi tra i romanzi polizieschi contemporanei”, come scrisse Le Monde.

Nella lista dei più “ricercati” non possono mancare Umberto Eco con “Il cimitero di Praga” (Bompiani, 19,50 euro), romanzo di ambientazione storica, Luciana Littizzetto con “I dolori del giovane Walter” (Mondadori BUM 18 euro), libro umoristico, e John Grisham con “Io confesso” (Mondadori, 20 euro), uscito il 26 ottobre negli Usa e da allora ai primi posti della classifica del New York Times. Come racconta lo stesso Grisham, che alla passione per le aule giudiziarie di un ex avvocato penalista prestato alla narrativa affianca l’impegno dichiarato contro la pena di morte, “è una storia che parla di un errore giudiziario e di un conto alla rovescia verso l’esecuzione, nata dopo aver scritto Innocente, nel 2006, che affrontava gli stessi temi”.
Tra gli autori che Perego non manca mai di consigliare figurano padre Enzo Bianchi (“Ogni cosa alla sua stagione”, Einaudi, 17 euro) e Luisito Bianchi (“Le quattro stagioni di un vecchio lunario”, Sironi, 17 euro): “Due bei libri che dimostrano il desiderio di questi ottantenni di raccontare e farci riflettere”, dice Maurizio Perego.
Tra i volumi di argomento religioso, ecco il libro-intervista “Luce del Mondo” (Libreria Editrice Vaticana, 19,50 euro), 90 questioni rivolte a Benedetto XVI dal giornalista che meglio lo conosce, Peter Seewald. Paolo Brosio torna sulla svolta di Medjugorje con “Profumo di lavanda. Medjugorje, la storia continua”, Piemme (19,50 euro). Monsignor Gianfranco Ravasi infine, con “Questioni di fede. 150 risposte ai perché di chi crede e di chi non crede” (Mondadori, 19 euro), guida il lettore nel mistero della vita e della fede e tra le sfumature della Bibbia.
Dall’Associazione Premio Asti d’Appello un’idea diversa dal solito: per Natale, regalare dieci libri e un evento iscrivendo un amico all’Associazione in vista del Premio Asti d’Appello 2011. “Nella convinzione che il Premio debba crescere e radicarsi sempre più nel tessuto culturale della città – spiegano gli organizzatori – suggeriamo un regalo originale: l’iscrizione all’Associazione Premio Letterario Asti d’Appello. Chi si iscrive riceve i libri selezionati per l’edizione 2011, partecipa di diritto alla giuria popolare e alle iniziative (conferenze, recital, concerti) organizzati nel corso dell’anno, esprime il proprio voto e prende parte alla cerimonia di premiazione e al concerto in onore del vincitore, che avrà luogo a Teatro Alfieri nel novembre del prossimo anno”. Per informazioni tel. 0141 531117 o biblio@provincia.asti.it.

Marianna Natale