Oltre 150 persone hanno partecipato, sabato sera, alla passeggiata notturna nei misteri del Ghetto proposta da Associazione culturale Comunica e Istituto storico per la storia della Resistenza e della società contemporanea.
E’ piaciuta la scelta di riproporre l’iniziativa, ideata nel 2009 nell’ambito de “I mesi del giallo”, alla vigilia del 25 aprile come momento di informazione e sensibilizzazione sulla comunità ebraica astigiana. La storia del Ghetto è stata ripercorsa da Nicoletta Fasano, ricercatrice Israt, che ha fatto rivivere la vita quotidiana, a partire dal Settecento, fino al dramma della deportazione nei campi di concentramento nazisti. I nomi di Guido Artom, Elda e Enrica Jona, gli Ottolenghi sono risuonati più volte nella lunga narrazione a tappe durata circa due ore.
Significativa la presenza di numerosi giovani e di un nutrito gruppo di torinesi, mentre lungo il percorso da via Aliberti a piazza Catena, con tappa anche davanti alla Sinagoga (attualmente in restauro), non sono mancate domande e testimonianze dei partecipanti.
Al termine della passeggiata, la presidente di Comunica, Laura Nosenzo, il direttore Israt, Mario Renosio, e l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Angela Quaglia, hanno annunciato che nel programma 2010 de “I mesi del giallo” entrerà a far parte la visita guidata al rifugio antiaereo scoperto di recente sotto Palazzo Ottolenghi: verrà aperto per la prima volta agli astigiani, con racconti sulla vita in città durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale, proprio nell’ambito della rassegna, quest’anno alla quarta edizione.