NIZZA MONFERRATO – E’ stato girato interamente a Nizza Monferrato, tra il 9 e il 14 dicembre scorso, il cortometraggio del regista fiorentino Emiliano Cribari  “Diario di un disagiato”.
Il Comune ha patrocinato il film, realizzato da una troupe di sette perone; cittadini e istituzioni hanno partecipato con entusiasmo alle riprese. Molte delle comparse e alcuni attori comprimari infatti sono della zona, diverse scene sono ambientate in negozi, chiese, case private, strade e piazze e mettono in evidenza scorci nicesi inaspettati: la bottega di un barbiere, un’abitazione di via Balbo, via Maestra, un cortile di via Tripoli, un bar, un noto studio dentistico, un ristorante, piazza Marconi, piazza XX Settembre.
“L’accoglienza dei nicesi è stata commovente – racconta Cribari -. Ci hanno messo a disposizione luoghi e mezzi che fanno sembrare il corto un’opera ricca e non una produzione indipendente a basso budget come invece è”.
Il protagonista di “Diario di un disagiato” è Emiliano (interpretato dall’attore Roberto Accornero, noto per aver vestito i panni di Geller, responsabile delle risorse umane, nella sitcom di Italia1 “Camera Cafè”), uomo confuso, fragile e inquieto, pieno di malesseri, frustrazioni e manie. “Morettiano – lo definisce in una parola Cribari -. Accornero si è misurato in una specie di confessione filmata che mi rispecchia molto”.
L’amore per il Piemonte (complice una fidanzata di queste parti e un bimbo in arrivo) è nato all’epoca di “Brokers – Eroi per gioco” girato a Torino. E poi molto, molto Astigiano per Cribari: tra Costigliole e Montechiaro è stato girato “L’amore è un taxi” (2008), il 23 febbraio uscirà a noleggio per Cecchi Gori “Autodafé”, girato a Isola, le riprese di “E. C.” sono state effettuate a Montegrosso: “Del resto si sa – commenta ironico il regista fiorentino -: nessuno è profeta in patria”.
In questa produzione, come nelle precedenti, Cribari dimostra il coraggio di saper scegliere la sperimentazione: nella forma (optando per il web come vetrina di due fra i suoi ultimi cortometraggi inediti: “Guida pratica al cinema indipendente” e “Io mi ricordo”) ma soprattutto nel contenuto, elencando in modo amaro non senza umorismo (col supporto dell’animazione grafica) le principali angosce e difficoltà, ma anche le possibili soluzioni, del fare cinema indipendente in Italia (“Guida pratica al cinema indipendente”) e lasciandosi andare ai ricordi impressi nel poetico formato Super8 nella realizzazione di un’opera di montaggio nella quale ripercorre alcune fra le principali tappe di memoria del proprio passato (“Io mi ricordo”).
Con “Diario di un disagiato”, terza opera di questi mesi di creazione,  Cribari ha intenzione di provare a far breccia nei festival (concorrerà per esempio ai David) ma anche – nuovamente – sul web, dove il film approderà a partire da luglio.
Piccolo manifesto della poetica letteraria, ma soprattutto cinematografica, di Emiliano Cribari, “Diario di un disagiato” segna anche l’incontro fra il giovane cineasta toscano e la conterranea Barbara Enrichi (premio David di Donatello come miglior attrice non protagonista per il film “Il ciclone” di Leonardo Pieraccioni), che ha debuttato dietro la telecamera nel ruolo di aiuto regia.
La prima nazionale si terrà al Foro Boario di Nizza il 30 gennaio prossimo alle 18.
Marianna Natale