Dopo il successo delle prime serate, continua Asti Teatro 38. Questi i prossimi appuntamenti: Martedì 28 giugno 
Spazio San Giovanni (Via Natta 36) ore 19.30
“Siamo liberi”
Sette anni in barca e l’avventura del ritorno Elena Sacco, autrice del libro “Siamo Liberi”, dialoga e racconta del proprio viaggio per mare alla ricerca del paradiso con Massimo Cotto e Roberta Bellesini. Si parlerà di libertà, fuga, normalità e resilienza, con la voce intensa di Chiara Buratti, il violino acerbo di Michela Nittardi, le atmosfere video di Alessio Bini ed i dettagli gustosi di MERCATO66.
(ingresso libero) Teatro Alfieri ore 20 “Sporting” 
di Mauro Berruto, Elena Biglietti, Enrico Gentina
con Matteo Anselmi, Alessio Arbustini, Samuel Fuscà, Francesco Nappi, Giulia Filippone, Veronica Rossetti, Manuela Grippi Regia di Enrico Gentina
Musiche: Maurizio Malano ​Tecnico di sala: Pierpaolo Alessio
Scenografia: Grazia Amendola Municipale Teatro con l’amichevole collaborazione di Scuola Holden C’è un piroscafo che parte all’inizio del ‘900. C’è un pallone di cuoio, cucito a mano, marrone come il cioccolato che salva Giorgio dalle epidemie sul piroscafo Messico. Giorgio diventerà poi Jorge e quello stesso pallone lo vedrà passare fra i piedi dei calciatori-militari dell’Independente Sporting, a Leticia, in Colombia. C’è Ernesto, l’argentino con le mani belle. Ci sono calciatori che imparano a diventare poeti, nonostante nessuno capisca che cosa la poesia c’entri con il gioco del pallone. Ma l’Independiente Sporting arriverà in finale e le mani belle, da poeta, dell’argentino pareranno un rigore che passerà alla storia di Leticia. C’è poi quello stesso pallone di cuoio, cucito a mano, marr one come il cioccolato che rotola fuori, di fianco al palo della porta, ma che insegna che la vittoria non si misura che attraverso il superamento dei propri limiti. C’è il giovane Ernesto (che poi la storia consacrerà come il “Che” Guevara) in questa storia che cambierà Leticia e i suo figli, per sempre. Palazzo Alfieri residenza ASTISS Teatro ore 21,30 “Gianni Goria: un passato declinato al futuro” 
a cura di Mario Nosengo in collaborazione con la Fondazione Giovanni Goria
con Mario Nosengo e Daniela Placci, chitarra jazz Eleonora Strino (ingresso libero) Recital dedicato alla figura di Giovanni Goria: primo ministro rigoroso e innovatore, si impegnò fra l’altro nella sensibilizzazione dei giovani rispetto ai valori della carta costituzionale. “Ricordo la concretezza del suo modo di lavorare, la serietà nell’esaminare i problemi, nell’affrontarli. La sobrietà dello stile di vita è una delle cifre degli statisti. Il suo modo di operare era il risultato di una base di cultura e sensibilità sociale che esprimeva un’esigenza di rinnovamento che sarebbe stato un bene fosse stata assecondata in misura maggiore.” (Cit. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, Montecitorio, in occasione del ventennale della morte di Giovanni Goria). Diavolo Rosso ore 22 “Letizia forever” Teatrino Controverso / T22 testo e regia Rosario Palazzolo con Salvatore Nocera assistente alla regia Irene Nocera scene Luca Mannino disegno luci Toni Troia distribuzione Stefano Mascagni Spettacolo vincitore della Biennale Marte Live 2014 Premio Festival Teatri di Vetro 2014 Selezione Torino Fringe Festival 2015 Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni. È una donna che racconta la propria esistenza, un’esistenza fatta di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende. Ma Letizia forever è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile. Cascina del racconto ore 22 “Voli imprevedibili” da “Uccelli” di Aristofane con Elena Romano e  Marco Bellantone, Paola Bottero, Andrea Caldi, Alhaji Djallo, Mohamed Djallo, Mauro Ghiga, Teresa Grea, Seidou Koune, Oumar Lenglengue, Fabourama Marong, Ornella Micol, Abdullahi Mohammedahmed, Mamadou Ndiaye, Sandro Paciocco, Bianca Sellan e Chiara Siri regia di Fabio Fassio (ingresso libero) Lo spettacolo è l’esito di un laboratorio teatrale finalizzato all’integrazione e alla ricerca artistica ed il cast è composto per metà da italiani e per metà da rifugiati maliani, sudanesi, senegalesi, eritrei e del burkina faso. La Commedia dell’arte è il linguaggio comune ed è usata come pretesto per annullare le barriere espressive. “Uccelli” di Aristofane è un’opera fra le più antiche della cultura occidentale che parla di Dei e uomini e creature dell’aria ed offre la possibilità di parlare dei migranti di sempre e di chi da sempre ne fa merce, oggetto, scambio, scempio. Insieme sono depositi culturali che attraversano lo spazio e il tempo. Mercoledì 29 giugno Palazzo Alfieri, residenza ASTISS Teatro ore 18.30 Lectio magistralis Potere e società nell’Italia repubblicana con Leonardo Casalino, Université Grenoble Alpes di Grenoble Teatro Giraudi ore 20 Silvia Gallerano – Claudio Botosso “La locandiera” di Carlo Goldoni o l’Arte per Vincere con in ordine di apparizione: Giorgio Careccia, Chiara Cavaliere, Diego Florio, Andrea Ortis, Giulio Maroncelli, Eva Sabelli adattamento e regia Stefano Sabelli musiche in scena Piero Ricci scene Lara Carissimi – Michelangelo Tomaro costumi Martina Eschini una produzione Teatro del LOTO di TeatriMolisani soc. coop. Silvia Gallerano, l’attrice italiana più premiata a livello internazionale degli ultimi anni è Mirandolina, la donna moderna che verrà, in questa edizione da “Riso amaro” del capolavoro di Goldoni, prodotto dal Teatro del Loto. Lo spettacolo diretto da Stefano Sabelli “traghetta”, infatti, la vicenda da Firenze al Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa anni ’50, fra Conti, Marchesi e Cavalieri che diventano, spiantati melomani, misantropi gagà e misogini di fiume, dediti al gioco. Nei panni di Ripafratta, Claudio Botosso, attore piemontese, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore. Il cast è completato dal talento dei giovani attori molisani cresciuti nella Compagnia del LOTO, già distintisi, tra palco e schermo, in molte importanti produzioni. Angelo Miele, vincitore di concorsi internazionali, completa con la sua fisarmonica questa produzione, dove convivono passator cortesi e bracconieri dediti a facili contrabbandi, attratti dal liscio intonato, senza tempo e ritmo, da “lucciole” di varietà, in cerca di clienti di frontiera, in attesa che la Giostra giri e il nuovo mondo arrivi. Palazzo Alfieri, residenza ASTISS Teatro ore 21.30 Carlo, Ettore, Maria e la Repubblica – storia d’Italia dal 1945 a oggi di Leonardo Casalino e Marco Gobetti Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti / Coordinamento Teatrale Trentino Prima regionale, in occasione del 70° anniversario della Repubblica italiana Monologo scritto dallo storico Leonardo Casalino e dall’attore e drammaturgo Marco Godetti, liberamente ispirato al volume “Raccontare la Repubblica” (Edizioni SEB27), interpretato dallo stesso Gobetti, con Beppe Turletti alla fisarmonica; l’allestimento è di Simona Gallo, la co-direzione di Anna Delfina Arcostanzo. Lo spettacolo lascia emergere, attraverso l’intreccio di storia piccola e storia grande, le vicende della Repubblica Italiana, tra ombre lunghe del potere, scelte, sconfitte e conquiste; dopo la prima nazionale a Trento con il Patrocinio della Presidenza della Provincia Autonoma di Trento, lo spettacolo debutta ad Asti in prima regionale piemontese, in occasione del 70° anniversario della Repubblica italiana. Diavolo Rosso ore 22 Berardi Casolari “In fondo agli occhi” di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari Regia: César Brie luci e audio: Andrea Bracconi
elementi scenici: Franco Casini Roberto Spinaci
collaborazione musicale: Giancarlo Pagliara
organizzazione: Carlotta Ghizzoni Lo spettacolo affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata. L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita. Chi è più cieco di chi vive, senza avere un sogno, una prospettiva davanti a sé, di chi essendone consapevole, non può far altro che cedere alla disperazione? Un paese cos’è in fondo se non le persone che al suo interno vivono e si muovono? Un paese non sono le case, non sono le chiese, né i bar o le istituzioni ma la gente che al loro interno abita e ne dà il valore. Un paese malato quindi è fatto da gente malata, come noi. Giovedì 30 giugno Teatro Giraudi ore 19 Silvia Gallerano e Claudio Botosso “La locandiera” (replica) Museo Lapidario ore 19 e 19.45 “Le pietre parlano” Iniziativa teatrale nata da un’idea di Laurana Lajolo per valorizzare la Cripta di Sant’Anastasio e attirare un pubblico interessato a visitare il museo in un modo inconsueto. Il testo è della scrittrice Laura Calosso. Lo spettatore viene trascinato in una suggestione e trasportato in un mondo antico che ha molto da dire al nostro presente, con la sensazione di “scendere nel tempo” e di entrare in questa dimensione “collettiva”. Hanno partecipato gli studenti del Liceo Artistico di Asti, del corso di Moda dell’Istituto “A. Castigliano”, dell’Istituto Civico di Musica “G.Verdi”. Il coordinamento degli studenti-attori del Liceo Classico è a cura di Carlo Bavastro ed Enrico Cico. La consulenza museale è di Mariacristina Marchegiani,  coreografie di Iolanda Rega, regia di Paolo Melano Le voci recitanti sono di Laura Calosso e Paolo Melano. Musiche di Andrea Passarino e Roberto Alciati. L’evento fa parte del  “Progetto  scuole per l’Unesco” coordinato dall’Associazione culturale Davide Lajolo nell’ambito del Progetto “Le architetture del vino” dell’Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, sostenuto dal Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo. Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Ingresso libero su prenotazione 0141.437454 (massimo 20 persone a replica). Teatro Alfieri ore 20 Giulia Lazzarini “Le parole di Rita” Racconto teatrale per voce, immagini e musica dalla vita e dalle lettere di Rita Levi-Montalcini
testo di Valeria Patera e Andrea Grignolio
regia Valeria Patera
produzione Timos Teatro Eventi in collaborazione con Compagnia Umberto Orsini Capita spesso che personaggi che raggiungono un’ampia notorietà in età avanzata si consegnino alla nostra memoria e immaginazione con l’aura austera della maturità, quasi che giovani non lo fossero mai stati. Questo vale per Rita Levi-Montalcini che, dopo essere stata insignita nel 1986 del Premio Nobel per la medicina, è diventata un’icona internazionale identificata da uno stile inconfondibile.
Ma la vita della grande scienziata, pur segnata da momenti tragici, come le persecuzioni razziali in quanto ebrea, e da difficoltà perché donna in un ambiente, quello scientifico, prettamente maschile, è sempre stata accompagnata da allegria, umorismo e prontezza di spirito. Lo confermano la sua biografia e il carteggio privato – con la madre e l’amatissima sorella gemella Paola – dal quale nasce il testo teatrale: una donna di trascinante vitalità, palpitante umanità ed energica giovinezza. Il testo ripercorre l’avventura umana e professionale di Rita Levi-Montalcini: un viaggio tra vita privata e scienza, opera e segreti, ricordi e aneddoti cui da voce Giulia Lazzarini. Palazzo Alfieri, residenza ASTISS Teatro, ore 21.30 Lettura integrale in concerto de La caduta di Friedrich Dürrenmatt Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro / Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti Performance nata dalla collaborazione fra le due compagnie in residenza. Una girandola di sensibilità alla prova per sublimare in azione drammatica un capolavoro narrativo sul tema del potere. Il racconto è diviso in più parti, ciascuna delle quali vive di uno stile e di una lettura interpretativa differente, in quanto affidata ad artisti fra loro eterogenei per esperienza e formazione; le note di un musicista si intersecano, alternano e accompagnano la narrazione. Durante la residenza lo spazio ospita una mostra personale dei quadri di Francesca Strino. Diavolo Rosso ore 22 TiDA – Théâtre Danse “Quintetto” di e con Marco Chenevier regia, testi e coreografie Marco Chenevier
assistente alla regia Smeralda Capizzi
musiche: Villa Lobos, Yann Tiersen Il “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e il genio. Ma oggi…c’è la crisi…ed un solo interprete in scena. Uno spettacolo divertente, ironico e dissacrante che si realizza interamente attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, e in cui il protagonista fa emergere liberamente il proprio “clown”, con momenti di coinvolgente, intelligente e lucida ilarità, e dove la destrutturazione scenica trova una divertente e originale applicazione per parlare costruttivamente della crisi e della costrizione a reinventarsi. Cascina del racconto ore 22 Palmarosa band in concerto Maria Rosa Negro: Voce
Alessandro Gianotti: Chitarra e Mandolino
Ezio Cocito: Sax
Claudio Genta: Tastiere
Lorenzo Bartolomeo Nisoli: Basso
Luciano Poggio: Batteria (ingresso libero) Il gruppo propone un’escursione nella musica degli anni ’50 raccontando una storia veramente accaduta in quell’epoca ad Asti, nell’allora scintillante “dancing” all’aperto: La “Palma Rosa”. Venerdì 1 luglio AstiTeatro al Mago Magopovero – Museo dell’Immaginario di Antonio Catalano Palazzo Ottolenghi Ore 18: Spettacoli al Mago Per pubblico di tutte le età, con Antonio Catalano e artisti ospiti (ingresso 5 euro) Museo Lapidario ore 19 e 19.45 “Le pietre parlano” (replica) Ex sede Biblioteca, Palazzo Alfieri (ingresso da via Goltieri) ore 20-24 Assenza (Walter Pasculli e Cinzia Schillaci) “Etere – primo studio” (Performance su prenotazione a ingresso libero) La performance durerà 6 minuti e verrà ripetuta più volte. Due figure e una maschera ma non è teatro. Figure malandate, narcotizzate, inadatte all’azione e alla parola. Figure obbligate da una coazione a ripetere a fare impietosamente mostra di sé in uno spettacolo che non esiste se ci chiama tutti in causa, attori e spettatori, perché – diceva Baudrillard – “per far sì che ci sia spettacolo ci devono essere spettatori e oggi facciamo tutti parte dello spettacolo; pertanto non c’è nessuna società dello spettacolo”. In questa narcosi che sopisce la coscienza, vorremmo almeno riuscire a distinguere la cura dal male, l’inettitudine dalla costrizione, la natura fallace dalla violenza responsabile. Vorremmo sapere se esiste un varco in cui infilarci a respirare per svegliarci dall’anestetico, la quintessenza da cui tutto dipende. Prenotazione obbligatoria chiamando in orario di biglietteria lo 0141.399057-399040-399032 oppure, dalle 19 alle 23, il numero 338.4840432 Sala Pastrone ore 19 (replica ore 21) Teatro Sotterraneo “Homo ridens” creazione collettiva Teatro Sotterraneo
in scena Daniele Bonaiuti, Sara Bonaventura,Claudio Cirri, Filippo Paolasini, Matteo Ceccarelli scrittura Daniele Villa
produzione Teatro Sotterraneo, coproduzione Armunia, Centrale Fies
Vincitore del Be Festival 1st Price e l’Act Festival Price al Be Festival di Birmingham 2012. (spettacolo fuori abbonamento) Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere? Piazza San Secondo ore 20/24 Burattinarte (ingresso libero) Ass. Respiro (Belvedere Langhe) Ludobus (installazione ludica) Simona Molari (Torino) Taglia Forte (performance itinerante) Selena Bortolotto (Milano) Circolino (2 repliche) Compagnia La Fabiola (Como) Attenti a quei due (2 repliche) ore 22,00 Teatro in Trambusto (Udine) Varietà Prestige (su palco in piazza San Secondo) Burattinarte prende ufficialmente il via venerdì 1 Luglio ad Asti in collaborazione con Asti Teatro 38, alle ore 20 con il “Ludobus” portato in piazza San Secondo dall’Associazione Ludobus di Belvedere Langhe: un autobus colorato che trasporta due conduttori insieme a giochi della tradizione e laboratori creativi con materiali di recupero. Dalle ore 21 prenderanno il via diversi spettacoli: “Taglia Forte” con Simona Molari, un personaggio di forma e volume abbondante che con la sua diversità ci fa riflettere e ci catapulta nei quadri di Botero. Selena Borlotto da Milano con “Circolino”: un piccolo affresco gestuale in cui vari personaggi, varie storie, vari frammenti di vite parallele si incontrano e raccontano. Burattini in carne e ossa che prendono vita per magia abitando differenti parti del corpo.  La serata continuerà con la Compagnia La Fabiola (Como) con “Attenti a quei due”: uno spettacolo che ha come protagoniste due marionette speciali, estremamente particolari, progettate e sviluppate negli anni ed in continua evoluzione. Giulio è un cane giocherellone, curioso e goloso di caramelle. Fabiola, una bambina dolce, maliziosa, irascibile, dispettosa e con la forza disarmante di un clown, è una marionetta che sa interagire col pubblico in maniera sorprendentemente naturale. Alle ore 22 l’appuntamento è con “Varietà Prestige” di iTeatro in Trambusto (Udine) le sue marionette a filo sono un omaggio al mondo del varietà e al mondo dei marionettisti girovaghi d’inizio secolo: musicisti, cantanti, ballerine, clown e altri personaggi danno vita a piccoli quadri musicali in un gioco di commenti e battute. Uno spettacolo che unisce alla squisita e precisa fattura delle marionette provenienti dal laboratorio della compagnia ceco ispanica Karromato la verve istrionica e la grande presenza scenica di Francesca Zoccarato, già collaboratrice di diversi festival di teatro di figura (tra i più importanti Arrivano dal mare! a Cervia; Incanti promosso dalla compagnia Controluce, a Torino, Immagini dell’Interno promosso dall’associazione La Terra Galleggiante-Teatro Alegre, a Pinerolo (TO) e Sangiacomo Puppet Festival). Tutti gli spettacoli saranno in Piazza San Secondo con ingresso libero Diavolo Rosso ore 22 Riserva Canini “Talita kum” immaginato e creato da Marco Ferro & Valeria Sacco con Valeria Sacco disegno luci Andrea Narese disegno del suono Stefano de Ponti musiche originali Luca Mauceri, Eleonora Pellegrini e Stefano de Ponti consulenza tecnica Sergio Bernasani scena e puppet Valeria Sacco, Regia Marco Ferro con il sostegno di Festival Immagini dell’Interno di Pinerolo (TO), Rete Teatrale Aretina, Teatro Giocovita (Pc) e Théatre Gérard Philipe de Frouard-Scéne conventionée pour les arts de la marionnette et les formes animées-. In scena un’attrice sola, con una marionetta a taglia umana da lei stessa animata. Ma la marionetta abbandonata fra le braccia del marionettista ad un tratto si sveglia, e scopriamo essere una creatura umana, che respira, guarda, vive. Eppure l’interprete è solo una, allora lo spettatore comincia a perdersi e poi lentamente a comprendere che non solo quel che credeva marionetta è vivo, ma che quel che credeva vivo è in realtà animato. E, seguendo la storia, in questo suo interrogarsi sulla vera natura dei due protagonisti , si trova a mettere in discussione il concetto stesso di vita. TalitaKum nasce da una visione, complessa e insieme lineare, come lo sono certi sogni del pomeriggio. E’ uno spettacolo che non ha parole, ma una storia c’è. E noi le abbiamo dato vita seguendo la rotta di un viaggio che molto assomiglia a una febbre, a un mancamento, a uno di quei momenti in cui le energie si esauriscono e si confondono dentro i nostri incomprensibili confini. Cascina del racconto, ore 23 “Frifrì” Concertino-varietà con avanzi di discorsi amorosi Con Roberta Lidia De Stefano e Francesco Visconti. Alla tastiera Lorenzo Morra Produzione “Le Brugole & Co.” (spettacolo fuori abbonamento) Era il 2014 quando Le Brugole incontrarono Francesco Visconti, e da lì si ripromisero di inventare insieme un “recital semiserio sulla canzone diversamente etero”: qual é la colonna sonora dei tuoi sentimenti? In che verso poetico ti riconosci? Beh, noi qualcosa abbiam trovato…canzoni di nicchia, ma anche grandi classici della canzone d’ amore italiana, che in realtà nascondono qualcosa di misterioso…ma nemmeno poi tanto… perché infine l’amore é una Legge che, a differenza della legge, é davvero uguale per tutti…con qualche piccola differenza!… Dunque parafrasando a nostro favore quel burlone di Palazzeschi: “…e lasciateci invertire! Oops…DIVERTIRE!”. Palazzo Gazelli ore 24 Faber Teater “Le vie dei canti. Il Purgatorio” una creazione di Faber Teater con Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio, Aldo Pasquero. Regia: Aldo Pasquero, Giuseppe Morrone (spettacolo itinerante per 50 spettatori – fuori abbonamento) Un percorso per cinquanta spettatori che diventano pellegrini. Nel cuore della notte, sul far della sera o alle prime luci del mattino. Condotto da una premurosa “guida” narrante che porta a “riveder le stelle” il pubblico cammina, si ferma, ascolta e riprende a camminare lungo i suggestivi spazi di Palazzo Gazelli di Rossana (di impianto medioevale), tra cui i cortili, le pertinenze rustiche, le scuderie e le cantine con murature di origine romana. Il Purgatorio: la cantica dell’amicizia e cuore pulsante dello spettacolo. Lì si incontreranno vari personaggi (a cui sono affidati la poesia, l’endecasillabo e il canto) fra cui Dante ritrova gli amici e gli artisti della vita terrena e i suoi maestri. Sino alle porte del Paradiso, dove il suono e l’immagine si sostituiscono alla parola e alla ragione, volgendo lo sguardo verso la “gloria di colui che tutto move”. Dopo la prima esperienza di percorso negli spazi di Palazzo Gazelli, nata da un’intuizione del Teatro degli Acerbi, “Le vie dei canti. Purgatorio” torna ad abitare le sale dell’edificio storico in tre appuntamenti in orari diversi. Sabato 2 luglio Palazzo Gazelli ore 17.30 Faber Teater “Le vie dei canti. Purgatorio” (replica) AstiTeatro al Mago Magopovero – Museo dell’Immaginario di Antonio Catalano Palazzo Ottolenghi Ore 18: Spettacoli al Mago Per pubblico di tutte le età, con Antonio Catalano e artisti ospiti (ingresso 5 euro) Diavolo Rosso ore 19 Carrozzeria Orfeo  – Fondazione Pontedera Teatro “Thanks for vaselina” drammaturgia Gabriele Di Luca con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini musiche originali Massimiliano Setti luci Diego Sacchi costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria Acclamato dal pubblico e dalla critica, provocatorio, ironico e caustico, “Thanks for vaselina” è una cinica storia di opportunità senza buoni, cattivi o giudici raccontata dalla Carrozzeria Orfeo, compagnia vincitrice dei Premi Hystrio Castel dei Mondi 2015 e Twister 2016. Un titolo allusivo, un omaggio all’unguento che consente il trasporto illegale di droghe oltre frontiera in “valigie” molto intime. Ma il traffico di marijuana è solo una componente dello spettacolo, un pretesto intorno al quale ruotano esistenze spinte al limite, che concorrono nel dar forma ad uno spaccato di devastazione umana, dove tutte, proprio tutte le tragedie scorrono veloci dalle bocche ai corpi dei cinque bravi attori. L’energia di Carrozzeria Orfeo arriva dritta allo stomaco, come un potente fendente. Avanza piano, conquista e avviluppa, per poi lasciare l’amaro in bocca. Fa ridere fuori e piangere dentro. Ex sede Biblioteca, Palazzo Alfieri (ingresso da via Goltieri) ore 20-24 Assenza (Walter Pasculli e Cinzia Schillaci) “Etere – primo studio” (replica) (Performance su prenotazione a ingresso libero) Teatro Giraudi ore 20.30 Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci “La Divina Sarah (prima nazionale) dal testo di JOHN MURREL “Memoir” versione francese di ERIC EMMANUEL SCHMITT traduzione italiana di Giacomo Bottino regia Marco Carniti Teatro e Società Lo spettacolo è un atto d’amore per una diva immortale. Una donna che con la sua arte e le sue stravaganze ha costruito il primo esempio di divismo della storia dello spettacolo al femminile. Una rivoluzionaria anticonformista che per prima si impose sulla scena mondiale  in abiti maschili. Un mito vivente che riscrive il suo  tumultuoso  percorso di vita  sulla pelle dello segretario-schiavo, con il quale  si instaura  un divertente e surreale  rapporto  sadomasochistico. Una partita a due dove è protagonista il gioco degli attori, grazie al tono  ironico rapido e cinico  delle battute  e al continuo entrare e uscire dalla finzione teatrale. Un testo sarcastico dove il comico e il drammatico di alternano per la costruzione di una  grande personalità d’artista. E ne svela l’umano che si nasconde dietro la maschera, la ferita che stà dietro a ogni arte e di cui ogni arte si nutre. Una Sarah Bernhardt messa a nudo. Iconica, grottesca, esasperata e disperata di fronte a quello che per lei non dovrebbe mai arrivare: la parola fine. Cascina del racconto ore 22.30 Gli Omini “Ci scusiamo per il disagio” di Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini produzione Associazione Teatrale Pistoiese sostegno alla produzione Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari. Hanno parlato con la gente. Hanno incontrato alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni. Gente che si nasconde, che tende ad essere dimenticata, gente che si guarda con la coda dell`occhio. Gente che guarda i treni passare e deve stare lontano dalla linea gialla. Intanto, si rammenta che il treno che stanno aspettando è passato su un altro binario. Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto e sconosciuto della città che ha aperto al pubblico per dieci serate. Cortile di Palazzo Ottolenghi  ore 22.30 Dopoteatro con Dj Testore + CSN & Booyoun “On the road” (ingresso libero) Un viaggio full immersion nella  west coast americana condotto da  Dj Testore (medico, scrittore ed esperto musicologo) che con i suoi racconti e immagini condurrà gli spettatori ad assaporare la musica dei gruppi che hanno fatto la storia del rock made in USA, sulle strade della California e dintorni. In compagnia di Franco Testore saliranno sul palco CSN & Booyoun’, astigiani che da oltre 30 anni propongono un repertorio rigorosamente live-unplugged. CSN & Booyoun’ ( Chicco Rissone, Sergio Pesce, Nico Aloisio e Franco Bogliano “Booyoun”) sono riconosciuti nel mondo tra le cover band ufficiali di Crosby, Stills, Nash & Young. Domenica 3 luglio Palazzo Gazelli ore 6 Faber Teater “Le vie dei canti: Il Purgatorio” (replica) AstiTeatro al Mago Magopovero – Museo dell’Immaginario di Antonio Catalano Palazzo Ottolenghi Ore 16: Festa di chiusura Ingresso libero Teatro Giraudi ore 19.30 Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci “La Divina Sarah (replica) Ex sede Biblioteca, Palazzo Alfieri (ingresso da via Goltieri) ore 20-24 Assenza (Walter Pasculli e Cinzia Schillaci) “Etere – primo studio” (replica) (Performance su prenotazione a ingresso libero) Diavolo Rosso ore 21 Roberto Castello e Andrea Cosentino “Trattato di economia” coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell’esistenza Aldes progetto, drammaturgia, regia Roberto Castello e Andrea Cosentino con Roberto Castello e Andrea Cosentino assistente Alessandra Moretti videopartecipazione straordinaria Attilio Scarpellini direzione tecnica Luca Telleschi in collaborazione con Sardegna Teatro Lo spettacolo è l’incontro fra due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che per caso un giorno hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno. Dopo oltre un anno di letture, incontri, dubbi, entusiasmi e crisi il progetto inizia a prendere forma, una forma nella quale economia, arte e morale si aggrovigliano con esiti paradossali. Il risultato è un progetto performativo tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà. Porsi ai margini del contratto per renderne palesi i paradossi inventando situazioni limite e domande inappropriate è il modo per riprendere possesso, almeno simbolicamente, di ciò che non si capisce e non si controlla annientandolo con una risata liberatoria. Cascina del racconto ore 22.30 Joan Clevillé Dance Company “Plan B for Utopia” Con Solène Weinachter and John Kendall Anteprima in collaborazione con il Festival Mirabilia Prima hai un piano, poi non ce l’hai più. Hai un sogno e poi ti svegli. T’innamori e poi il tuo cuore si spezza. La domanda è: raccogli i pezzi e provi di nuovo? Plan B for Utopia è un lavoro di teatro-danza carico di gioco della compagnia con base a Dundee Clevillé Dance. I carismatici interpreti Solène Weinachter e John Kendall esplorano la nozione di utopia e il ruolo che l’immaginazione può giocare come forza motrice di un cambiamento nelle nostre vite personali e collettive. Joan Clevillé Dance è una compagnia indipendente basata nella città di Dundee in Scozia. La pratica della compagnia è radicata sia in una ricerca del movimento che nella sperimentazione di teatro e storytelling, sfidando i confini convenzionali tra i generi. I lavori di Joan sono stati presentati in diversi festival in tutta Europa fino a giungere in Giappone. Durante il festival lo spazio interattivo La Macchina delle Illusioni del Teatro Giraudi sarà aperto tutti i giorni dalle 18 alle 23. Durante il festival sarà aperta l’osteria “Al Gat Rustì” in via Bonzanigo. BIGLIETTI Intero 10 euro Ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri e over 65: 7 euro Ridotto ragazzi under 25: 5 euro “Homo Ridens” ingresso 5 euro Abbonamento Festival (18 spettacoli): 90 euro Abbonamento “Il nuovo che avanza” (10 spettacoli): 50 euro (ridotto 30 euro per ragazzi under 25) Per informazioni e prenotazioni: biglietteria Teatro Alfieri 0141.399032-399057-399040 La biglietteria è aperta tutti i giorni con orario 10-16 e sui luoghi di spettacolo un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni. www.comune.asti.it www.facebook.com/AstiTeatro https://twitter.com/astiteatro