E’ pubblicato da Ellin Selae il libro “Il Cerchio Magico”, curato da Daniela Grassi, che verrà presentato lunedì 18 gennaio alle 18 al Centro Culturale San Secondo di via Carducci.

Il volume, nel quale trovano spazio contributi di Zarif Beganovic, Livia Blecich, Paolo De Benedetti, Maria Luisa Giribaldi Sardi, Carla Osella, don Francesco Quagliotto, Eduard Soppi, Maria Adele Valperga Roggero, padre Georghe Vasilescu, nasce attorno al progetto “Pluralità di culture e mondo nuovo: popoli, comunità e tradizioni nella storia e nel presente del territorio astigiano”, finanziato con il contributo del Cinque per Mille versato alle Acli con la dichiarazione dei redditi 2006: l’intento delle Acli provinciali di Asti è quello di offrire un contributo che apra al desiderio di conoscenza reciproca tra tutte le persone.

“Ognuno porta con sé il suo nome e quello della comunità in cui è nato o da cui discende – si legge nella nota che accompagna il volume – Romeni, Ebrei, Albanesi, Italiani, Rom, Sinti o semplicemente Zingari, Islamici marocchini o tunisini; o Islamici europei. Tutti viviamo insieme sullo stesso territorio comunale, nella stessa nazione, sulla stessa terra, trasportati dalla storia in cui ci siamo incamminati per necessità o per scelta e recando con noi un enorme capitale: la ricchezza della nostra cultura. Eppure molti tra noi, a causa del primo e più importante motivo di povertà al mondo, il pregiudizio, dopo aver tentato di sfuggire alla guerra, alla miseria, all’ingiustizia sociale e al razzismo, continuano a vivere nella sofferenza e nella separatezza di fronte all’egoismo materiale e spirituale d’una società impaurita e arida”.  Ma una volta entrati nel “cerchio magico” della narrazione del sè, si compia esso nel corso di una veglia nella stalla o in una yurta o in una tenda tuareg, “possiamo aprire con fiducia i nostri bagagli di antichi viaggiatori, mostrare con orgoglio le nostre preziose storie e scambiarle con altri, per arricchirci vicendevolmente”.

Alla presentazione del libro parteciparanno anche il vescovo Francesco Ravinale e alcuni rappresentanti dell’associazione Alma Terra di Torino. L’ingresso è libero.