Domenica 11 dicembre a Canelli nella Parrocchia di San Tommaso si esibirà il CoroMoro. I faticosi cammini dell’integrazione passano spesso anche attraverso le varie forme dell’arte: nato due anni  fa grazie a due volontari di Ceres (Valli di Lanzo), il CoroMoro è costituito da 8 giovani rifugiati, provenienti  da Gambia, Ghana, Costa d’Avorio e Senegal, che si esibiscono in un repertorio particolare: cantano in  dialetto piemontese o in franco-provenzale canzoni di montagna, come “La montanara”, “La bergera” e  altri brani famosi del repertorio della musica popolare piemontese, ma non solo.  Sono arrivati in Piemonte dopo viaggi della speranza lunghi, pericolosi, difficili. Ora stanno ritrovando un  po’ di serenità grazie a questo felice esperimento musicale, e si esibiranno a Canelli, domenica alle 20,30 nella Chiesa Parrocchiale di San Tommaso.  Anche quest’anno infatti, grazie alla collaborazione di CrescereInsieme Coop. Sociale Onlus e  dell’associazione Caritas – Canelli Solidale, con il contributo del CISA Asti Sud e dello SPRAR, si svolgerà il  Concerto di Natale, una piccola occasione di festa e di musica, ma anche un momento per ricordarci che la  solidarietà costituisce un elemento fondamentale e irrinunciabile, del nostro essere comunità. E per  ricordarci che, oggi più che mai, la solidarietà si declina con il verbo accogliere, abbiamo invitato proprio il  CoroMoro, felice esperimento di integrazione non solo di persone, ma anche di culture e di musica. Un  verso di una loro canzone recita: “Ho attraversato quasi tutto un continente, mi sono aggrappato alla vita  anche coi denti. E adesso la nostra storia dobbiamo raccontare. E col Coro Moro noi l’andiamo a cantare”.  Insieme al CoroMoro, la Maramao Band, composta da alcuni ragazzi richiedenti asilo delle comunità Pegaso  di Canelli, si esibirà con alcuni suoi brani.