CatturaIl generale Giuseppe Govone si accinge a far parte dei personaggi illustri del Museo del   Risorgimento di Asti: la sua immagine comparirà da giovedì 9 aprile, negli spazi di Palazzo   Ottolenghi, accanto ad altre figure di spicco come Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso di Cavour,   Angelo Brofferio.   Il Comune di Isola d’Asti ha infatti deciso di affidare al Comune di Asti il ritratto di Govone   (militare, diplomatico e ministro di Stato), contribuendo così ad arricchire il percorso espositivo   museale: la tela, dipinta dall’artista isolano Giancarlo Gianotti, riproduce un ritratto del generale,   all’epoca della II guerra di indipendenza, conservato al Museo del Risorgimento di Torino.  La cerimonia di consegna si terrà giovedì 9 aprile, alle 17.30, al Museo di Sant’Anastasio (corso   Alfieri 365/a). Interverranno i sindaci di Asti e Isola d’Asti Fabrizio Brignolo e Fabrizio Pace,   Roberto Nivolo, Conservatore del Museo del Risorgimento astigiano, Erildo Ferro, già primo   cittadino a Isola, Ezio Claudio Pia, docente comandato all’Israt. Quest’ultimo, insieme all’Ufficio   Musei del Comune di Asti, ha curato l’incontro in collaborazione con la Società di Studi Astesi e la   Biblioteca Comunale di Isola. La cerimonia, a ingresso libero, sarà presieduta da Mario Renosio, direttore Israt, e verrà seguita da   una visita al Museo del Risorgimento, dove sarà possibile osservare il ritratto di Govone.   La scelta di esporre una copia del dipinto al museo astigiano è legata all’esigenza di valorizzare   il ruolo centrale di Govone (nato a Isola d’Asti nel 1825 e morto ad Alba nel 1872) nel processo   risorgimentale. Va ricordato, infatti, che egli partecipò giovanissimo alla I guerra di indipendenza,   meritando una medaglia al valore, e divenne poco dopo addetto militare a Vienna e Berlino.   Inviato in Turchia durante la guerra di Crimea, combatté a Balaklava e alla Cernaia. Govone seguì   a Zurigo i negoziati di pace successivi alla II guerra di indipendenza, quindi stipulò l’alleanza   tra Italia e Prussia; fu valoroso ufficiale a Custoza e nominato comandante generale del corpo di   Stato Maggiore. Deputato al parlamento per l’VIII e la X legislatura, il 14 dicembre 1869 divenne   ministro della guerra nel governo Lanza, progettando la presa di Roma del settembre 1870.