E’ stata inaugurata oggi pomeriggio e proseguirà fino al 6 dicembre nel salone Montanaro del Centro San Secondo la retrospettiva su Giuseppe Pognante, “poeta della natura”. Giuseppe Pognante pittore, era nato vicino a Lione, a St.Rambert, figlio di poveri contadini emigrati, originari di Piossasco. In Francia aveva studiato e si era perfezionato per cinque anni alle Belle Arti, conseguendo un titolo equivalente alla nostra laurea in architettura. Era stato sostenuto e incoraggiato nel suo lavoro di giovane artista dal grande Eduard Herriot. Ma quando un anarchico italiano, Sante Caserio, attentò alla vita del presidente Sadi Carnet, l’ondata xenofoba antitaliana si abbattè anche sulla famiglia di Pognante e l’èpicerie (drogheria) del padre di Giuseppe venne saccheggiata e devastata. In fin di vita il padre chiese al figlio di non farsi mai naturalizzare francese…Così Pognante fece il soldato nel 3° Alpini, btg.Exilles. E al ritorno dalla grande guerra sposò Rita Guglielmino, che fu la sua musa ispiratrice e compagna straordinaria di vita. Con l’avvento della dittatura fascista non potè impiegarsi come docente alle scuole professionali di Susa, dove ci sarebbe stato il posto da insegnante di disegno, perché non aveva la tessera del partito nazionale fascista. Così, grazie al cognato che gli pagò anche il viaggio, Pognante andò in Africa e al Liceo di Mogadiscio potè insegnare, vincendo il concorso. Anche lì incontrò ostacoli, perché gli mancava sempre quella famigerata tessera del P.N.F., che gli antifascisti interpretavano come Per Necessità Famigliari. Dall’Africa tornò con l’ultimo piroscafo prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Ritornato in Italia finalmente riuscì ad insegnare, prima nelle professionali e poi alle medie di Susa. Ma il periodo forse più bello e umanamente gratificante per lui fu quando, agli inizi degli anni cinquanta, mettendo a frutto studi precedenti e ricerche sul campo condotte nell’alta valle della Dora e nel Delfinato, con un gruppo di giovani fece rinascere a Bardonecchia la SCUOLA DEL MELEZET.

Orari di apertura: dal martedì al venerdì 16,30 – 19,30. Sabato e Domenica 10,30 – 12,30 / 17,30 – 19,30 Ingresso libero.