Mercoledì 15 febbraio al Teatro Alfieri arriva “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, il famoso romanzo di Milan Kundera che per la prima volta viene portato in teatro, con protagonisti Marina Thovez (che è anche regista) e Mario Zucca.
Un medico chirurgo di successo e donnaiolo incontra una cameriera autodidatta con un grande amore per i libri e per il suo Paese: la Boemia. La ragazza gli sconvolgerà la vita e cercherà di farlo rinunciare alle sue amicizie erotiche. Ma un nemico ben più grande adombra il loro matrimonio: la Russia che nel ’68 invade Praga con i carri armati e ne soffoca il sogno libertario. La popolazione cecoslovacca è divisa in due: spie e spiati; le intimità violate, le carriere distrutte…
Un professore universitario e una sua allieva portano per mano lo spettatore nelle vicende praghesi, e con simpatia e umorismo fanno capire l’importanza dell’esercizio del pensiero.
“Ho ambientato la vicenda in un labirinto – spiega Marina Thovez – dove Tereza e Tomas si muovono, nel poderoso allestimento di Nicola Rubertelli, come topi in gabbia, spiati e costretti in un percorso obbligato, quello del regime stalinista, che censura ogni movimento. Frontiere sbarrate, mezzi d’informazione che diventano mezzi di disinformazione, scuole chiuse, intellettuali in galera o sottoterra. Questa è la punizione per quella bellissima città che con la sua “Primavera” stava cercando di riportare il socialismo verso gli ideali di umanità sotto cui era nato.
La scelta delle musiche è una protesta d’identità di una nazione; da Dvorjac e Janacech ai canti popolari oppone alla coercizione russa le tradizioni ceche e i suoi  grandi compositori. Così quella libertà di parola negata da una parte riaffiora dall’altra in un quartetto d’archi, in un notturno, in una danza slavonica. I personaggi del Professore e dell’Allieva non sono presenti nel romanzo di Kundera ma, sotto la forma di un moderno dialogo di Platone, incarnano il suo pensiero filosofico, e danno voce a certi avvenimenti dell’epoca che mi è sembrato importante ricordare”.
Ingresso: 18 euro (platea, barcacce e palchi), 15 euro (loggione). Per informazioni e prenotazioni: 0141/399057 (biglietteria Teatro Alfieri)