Dal 14 al 17 luglio a Teheran si è svolta la terza edizione del Seminario Internazionale sul Rito, la Performance e la Tradizione. Tra i molti ospiti stranieri provenienti dal Canada, dall’Olanda, dall’India, dal Turkmenistan, ha partecipato anche l’astigiana Lia Zola, docente di Antropologia Culturale all’Università di Padova. Il suo intervento ha riguardato l’evoluzione della figura della masca da protagonista dei racconti delle veglie, a personaggio della contemporaneità al quale sono dedicate, in molte località del Piemonte, feste e spettacoli teatrali.
Il tema della tradizione ha collegato il Seminario Internazionale alla 15° edizione del Festival Internazionale di Teatro Rituale-Tradizionale, il più importante appuntamento internazionale iraniano di teatro che si è tenuto dal 17 al 23 luglio. Il 19 luglio, alla presenza di un folto pubblico (composto per lo più da giovani), la Casa degli Alfieri e il Faber Teater hanno presentato lo spettacolo teatrale “Il mondo dei vinti” in due rappresentazioni, pomeridiana e serale, nel teatro più prestigioso della capitale iraniana.
Lo spettacolo, tratto dall’opera di Nuto Revelli e realizzato con il concorso del Teatro degli Acerbi, aveva debuttato a Asti Teatro 2009 ed era stato invitato, grazie alla collaborazione con Lia Zola, alla 15° edizione del Festival Internazionale di Teatro Rituale-Tradizionale.
Il mondo dei vinti, scritto da Luciano Nattino,  rappresentava l’Italia insieme a un altro lavoro del Faber Teater, Cantata per donne e patriarchi e a uno spettacolo di Commedia dell’Arte del Piccolo Teatro di Milano.
Il pubblico iraniano ha potuto apprezzare il testo attraverso una traduzione in farsi (la lingua nazionale iraniana) proiettata sul fondo della scena ma, soprattutto, ha potuto confrontare alcuni temi dello spettacolo riferiti alla storia italiana (l’emigrazione, la guerra, l’abbandono delle campagne, ecc.) con la realtà iraniana, non così lontana come sembrerebbe ma, anzi, con notevoli punti di contatto. Per questo, alla fine ogni rappresentazione, diversi giovani (uomini e donne) si sono intrattenuti con gli attori, con l’autore e i registi (oltre a Nattino, Aldo Pasquero e Beppe Morrone) al fine di approfondire alcune tematiche e di stabilire proficui contatti.
Sono inoltre intervenuti alle repliche operatori e giornalisti con interviste e servizi sulla televisione iraniana. Dall’Italia c’è stato un collegamento con Radio Due con la trasmissione “Il geco in città” con Andrea Bajani, Laura Troja e Sara Zambotti.
La tournée in Iran è stata anche occasione per gli artisti piemontesi di conoscere più da vicino la realtà di un Paese dinamico e avanzato, ricco di contraddizioni e contrasti, portatore di una storia antica ma anche di tragedie contemporanee.
Gli attori/cantanti  dello spettacolo sono: Sebastiano Amadio, Marco Andorno, Massimo Barbero, Lodovico Bordignon, Paola Bordignon, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Lucia Giordano, Francesco Micca e Federica Tripodi.