Affollata presentazione, ieri alla Casa del popolo, del libro di Roberto Argenta “Storia di Marinella… quella vera” proposta nell’ambito della rassegna “Intorno alle 18” ideata con l’Associazione culturale Comunica. Curiosità e interesse da parte del pubblico, nel quale non sono mancati molti colleghi di lavoro di Argenta (è psicologo all’Asl AT). L’autore ha ricostruito la figura e il contesto della morte della prostituta Maria Boccuzzi, gettata nelle acque fredde dell’Olona, a Milano, il 28 gennaio 1953 dopo essere stata uccisa con sei colpi di pistola. La storia della lucciola, che nel mondo dell’avanspettacolo, frequentato senza successo, si faceva chiamare Mary Pirimpò, ispirò Fabrizio De André: anni dopo (all’epoca aveva 13 anni e lesse su un giornale, ad Asti, la notizia dell’omicidio), scrisse “La canzone di Marinella”. “Maria Boccuzzi – ha detto Argenta – ha involontariamente dato moltissimo alla storia della musica italiana: De André, come lui stesso ha raccontato, senza il successo che gli derivò da quella canzone avrebbe aperto uno studio di avvocato”. L’autore, sollecitato dalle domande di Silvia Ramasso di Neos Edizioni, che ha pubblicato il libro, ha raccontato come è giunto a dare un volto alla donna che ispirò il cantautore genovese, si è soffermato sul diverso modo, nei giornali, di affrontare gli episodi di cronaca nera negli Anni Cinquanta rispetto a oggi, e ha svelato alcuni accorgimenti usati nella linea di scrittura (uso della metrica, di particolari termini, ecc.) per rendere più appetibile il testo: un esperimento riuscito. Alcune letture tratte dal libro hanno creato la giusta atmosfera. Applauditi anche “Gli improvvisati per De André” (Maria Rosa Negro e Andrea Marello, voci; Sergio Pesce e Maurizio Perissinotto, chitarre elettriche), che hanno aperto la conversazione con “La canzone di Marinella” per poi proseguire con altri sei brani attinti dal vasto repertorio del cantautore, mentre in sala è stato servito il succo d’uva Rustico dell’Azienda agricola Calegari Mirella (Viarigi). Prossimo appuntamento con “Intorno alle 18” sabato 16 marzo con un altro astigiano, Gianfranco Miroglio, autore di “Ferragosto”, “Amaro come il miele” e “Rosso corriera”.