palestar nuti (8)E’ apparsa su facebook poco prima di Natale: una pagina non ben identificata, con un animaletto non ben identificato. Nell’arco di questi due mesi ha raccolto quasi 1500 “mi piace”, che non è poi così facile e scontato. E ha iniziato a pubblicare qualche commento, alcune foto, mezze affermazioni che hanno attirato l’attenzione del popolo di internet. Fino allo svelamento del mistero. O quasi. “Fuoriluogo” è un luogo ben preciso: l’ex palestra Muti di piazzale Guglielmo Pasta, di fronte al Tribunale. E nello specifico, “Fuoriluogo” è il nome dell’associazione che si è aggiudicata la concessione dei locali per dieci anni, a seguito di una manifestazione di interesse promossa dal Comune di Asti e riservata ad associazioni senza scopo di lucro per trasformare questa struttura in un luogo di aggregazione giovanile, dove fare principalmente cultura. Ma non solo. Anche un’area coworking, uno spazio dove realizzare spettacoli musicali, un luogo dove valorizzare lettura e arti visive. “La decisione di dedicare l’ex palestra Muti ad attività di tipo culturali si inserisce in un progetto più ampio di riconversione e recupero di una zona della città, intorno all’ex casermone, che si vuole inserire a pieno titolo come polo culturale”, spiega Gianluigi Porro, dirigente del Comune di Asti. “Nei dintorni si trova già il teatro Giraudi che a breve sarà protagonista di un bando per la sua gestione; abbiamo la ex scuola Gatti dove ora si trovano una scuola di teatro e di musica. Abbiamo ritenuto che destinare l’ex palestra Muti a un uso di questo tipo fosse la cosa migliore per portare avanti un piano culturale ben preciso”. Continua Porro: “La proposta dell’associazione Fuoriluogo andava in piena sintonia con le nostre intenzioni: la struttura diventerà un centro di aggregazione giovanile, culturale, letteraria. Ma anche un co-working per andare incontro alle esigenze professionale dei ragazzi”. La prima grande collaborazione è già stata resa nota tramite il social network: niente meno che il Circolo dei Lettori di Torino, con il quale verranno organizzati incontri con scrittori, presentazioni di libri e molto altro ancora. L’impegno da parte dell’associazione “Fuoriluogo” è considerevole, anche dal punto di vista economico: si farà carico, infatti, a proprie spese, degli interventi di ristrutturazione interna per una spesa prevista di 146 mila euro. L’importo dei lavori verrà detratto dal canone di affitto che è stato quantificato in 124 mila euro per dieci anni. Per quanto riguarda le tempistiche, ci vorrà circa un anno per terminare i lavori, ma è possibile che già nel periodo estivo si portino avanti iniziative ed eventi anche perché da aprile il Diavolo Rosso probabilmente chiuderà definitivamente i battenti. I proprietari hanno messo da tempo in vendita l’ex chiesa di San Michele in piazza San Martino. Uno spazio culturale si chiude, ma un altro si prepara ad aprire. Laura Avidano