Martedì 31 marzo, alle 21,15 in Sala Pastrone, penultimo appuntamento con “I Mondi delle Donne… al cinema”.

La sconosciuta è il nuovo film in programma per la rassegna realizzata da La Fabbrica delle Idee con il patrocinio del Comune di Asti e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dell’Azienda Cartaria Astese e della Consigliera di Parità della Provincia di Asti.

E’ proprio la Consigliera di Parità della Provincia di Asti, Gloria Ruffa, che promuove “Otto marzo tutto l’anno”, iniziativa che con un appuntamento al mese (per aprile, appunto, la proiezione del “La sconosciuta”) tiene accesi i riflettori sulla questione femminile.

“Le problematiche delle donne – dice Gloria Ruffa – spesso passano inosservate. Per questo cerchiamo di offrire con cadenza regolare, mese dopo mese, dei momenti di riflessione che ci accompagnino durante tutto il corso dell’anno”.

La sconosciuta è un film del 2006, diretto da Giuseppe Tornatore presentato nella sezione Première della Festa del Cinema di Roma 2006 e uscito nelle sale italiane il 20 ottobre dello stesso anno.

Il film è ispirato ad alcuni fatti di cronaca riguardanti il racket della prostituzione di ragazze provenienti dall’Europa dell’Est e sullo sfruttamento dei loro uteri per dare figli a coppie che non possono averne.

Protagonista della vicenda è Irena, ex prostituta ucraina, quanto mai determinata nella ricerca di un lavoro in un palazzo di eleganti appartamenti di Velarchi, fittizia città del Nordest. Irena comincia occupandosi della pulizia della scala. In realtà, fa questo per riuscire a trovare un lavoro per la famiglia Adacher, che risiede nel palazzo e fa amicizia con Gina, che si prende cura della figlia degli Adacher, Thea, Quando Gina rimane gravemente ferita in seguito a una caduta apparentemente accidentale per le scale, l’ucraina viene assunta per prendere il suo posto. Attraverso alcuni flashback, gli spettatori scoprono che Irena era stata oggetto di violenza e costretta a dare alla luce nove bambini, tutti quanti a lei strappati fin dalla nascita e venduti a famiglie adottive. Dopo avere pugnalato il suo protettore, Irena si era fissata di trovare la sua ultima bambina, che è convinta sia proprio Thea; da qui tutto il suo piano per lavorare per gli Adacher. 

Durante le serate si sta promuovendo una raccolta fondi a favore del progetto di solidarietà verso le bambine e i bambini del villaggio rurale di Vengal, nello stato del Tamil Nadu (India) “Un caffè per un paio di robuste ciabattine” dell’ONG Disvi (Disarmo e Sviluppo).

Nel corso delle prime tre serate sono stati raccolti circa 600 euro.

L’acquisto e la distribuzione delle infradito avverranno a cura di KSRSD (Karalappakkam Society for Rural and Sustainable Development).

L’ingresso è libero e tutti sono invitati.

Al termine di ogni proiezione, saranno offerti tisane e biscotti agli spettatori.