Lunedì 25 febbraio alle 21 al Teatro Alfieri di Asti per la stagione Parole d’Artista diretta dal Teatro di Dioniso, sarà presentato in anteprima nazionale lo spettacolo di Valter Malosti “Amleto” di William Shakespeare nell’adattamento dello stesso Malosti In scena con lui ci saranno Sandra Toffolatti, Mariano Pirrello e un nucleo di giovanissimi attori neo diplomati alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino Leonardo Lidi,  Roberta Lanave,  Mauro Bernardi, Christian Mariotti La Rosa, Jacopo Squizzato, Annamaria Troisi. “Ho chiesto ai miei attori di prendere il testo alla lettera – spiega Malosti – perchè la poesia di Shakespeare è a mio avviso sempre concreta, e quando si riesce dare un corpo a questa concretezza improvvisamente il fiume delle parole scorre impetuoso e insieme limpido. Non si deve pensare di recitare la grandezza letteraria  e poetica di questa lingua ma pensare alla vita interiore del personaggio. Se tutto ciò, come dice Brook, diviene decorazione esteriore, casca tutto l’edificio e ci ritroviamo in un istante nella convenzionalità e nell’artificio. Dunque la nostra ricerca sarà orientata a una naturalezza secca e appuntita. Accade una cosa straordinaria con questo testo se si tenta di prenderlo alla lettera e stare dentro questo sentiero della naturalezza e della concretezza che non vuole dire sciatteria ma ipotizza una sfida fisica e carnale. Improvvisamente si sentono delle persone che parlano con parole che non sembrano distanti da loro ma che sembrano giuste per quello che devono esprimere. La scelta di ambientazione dello spettacolo in un ottocento reinventato, trova la sua eco in una suggestione, illuminante, di Cesare Garboli, il quale intravedeva una misteriosa trasparenza borghese all’interno di quella che si può considerare una tragedia barbarica. La nostra scena avrà come centro quello della stanza della madre (e prima del padre): il letto reale di Danimarca in cui Amleto svilupperà tutto il suo agire come se la sua mente fosse da sempre imprigionata lì dentro, in quella camera da letto / prigione / tomba. Scena della mente in cui si materializzerà anche l’altro grande tragedia: quella del desiderio, in cui Ofelia diviene lo specchio e colei che patisce sulla propria carne le ferite dell’anima di entrambi”. Lo spettacolo è una coproduzione Teatro di Dioniso e Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Biglietti 18 euro (15 euro loggione). Per informazioni e prenotazioni: 0141 399057 (dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17).