Le voci di una ventina di cittadini del mondo, che hanno trovato ad Asti il loro secondo Paese, apriranno martedì 24 gennaio il programma della Giornata della memoria. Il più giovane di loro ha 17 anni, il più adulto 60: tutti sono allievi del CPIA, Centro Provinciale Istruzione Adulti, che frequentano a vari livelli (medie inferiori e superiori). Con loro ci saranno alcuni astigiani. Coordinato dall’insegnante di Lettere e Storia Piera Medico, il gruppo ha approfondito in classe pagine di storia e testimonianze sulla deportazione di oppositori politici, partigiani ed ebrei, il genocidio di rom e sinti, la persecuzione di omosessuali e protestanti: adesso è pronto a prestare la propria voce per una lettura espressiva fissata per martedì 24 gennaio, alle 21, nella sede del CPIA in piazza Leonardo da Vinci 22 (ingresso libero). La serata è promossa dallo stesso Centro Istruzione Adulti con l’Israt, sotto al titolo di “Memorie diverse” e con il sostegno di Comune, Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione, Centro Intercultura, Associazione di volontariato Campi Aperti. “La finalità della serata – spiega Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt – è quella di costruire un ponte tra un passato di emarginazione e criminalizzazione della diversità e un presente che con la diversità ha un problema di accoglienza. Non riuscire a comprendere questo raccordo, rende inutile celebrare la Giornata della memoria”. C’è molta attesa, tra gli allievi, per il debutto: sorrisi ed espressioni un po’ apprensive, in questi ultimi giorni di preparativi, si alternano sui volti dei protagonisti, di religioni e provenienze diverse: Moldavia, Perù, Burkina Faso, Romania, Costa d’Avorio, Ucraina, Marocco e numerose altre nazioni. I lettori, alcuni dei quali due anni fa ad Asti per la Giornata della memoria imprestarono la loro voce per interpretare il dramma degli zingari deportati, si alterneranno in scena con il Gruppo “Voci di Poesia” guidato dall’attrice Patrizia Camatel. Li accompagneranno le musiche e canzoni dal vivo di Pierluigi Amisano (pianoforte), Franco Idino (chitarra e voce), Leonardo Plumbini (violoncello), Jane Plumbini (cantante), Aba Rubolino (violino), Pierpaolo Sobrino (clarinetto, chitarra e voce). Apriranno la serata gli interventi del vice prefetto reggente Paolo Ponta e di Nicoletta Fasano. Dopo “Memorie diverse”, l’Israt darà vita ad altre iniziative per la Giornata della memoria, promuovendo appuntamenti in città e provincia con Comuni e associazioni del territorio. Le scuole di Canelli e Castelnuovo Don Bosco e i corsisti dell’Unitre di Nizza saranno coinvolti in incontri di approfondimento sulla nascita del razzismo scientifico. Il 28 gennaio, a Castello di Annone, Nicoletta Fasano e Mario Renosio presenteranno la ricerca “La guerra contro le comunità nel Piemonte meridionale”, parte integrante dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945. La sera dopo, domenica 29 gennaio, a Refrancore il Teatro degli Acerbi rappresenterà “Triangoli Rossi”, spettacolo che negli ultimi tre anni ha registrato consensi e successo di pubblico e che anche per questa edizione della Giornata della memoria sarà riservato, durante il mattino alla Casa del Teatro, alle scuole (un altro appuntamento resta da fissare a Villanova). Il 3 febbraio, a Cortazzone, si parlerà di deportazione, con particolare riferimento ai tragici fatti che coinvolsero la popolazione locale.