Continua la stagione di prosa al Teatro Civico di Moncalvo. Prossimo appuntamento sabato 17 febbraio alle 21 con “Il misantropo” di Molière, con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Marco Lorenzi, Federico Manfredi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella
Regia, traduzione e adattamento Marco Lorenzi; una produzione Il Mulino di Amleto Tedacà.
Nei secoli si è detto di tutto sul Misantropo, da disadattato sociale ad antieroe novecentesco, da rivoluzionario anticonformista a scemo del villaggio. Eppure, la vicenda di Alceste e del suo sforzo intransigente di andare oltre l’apparenza ci riconnette con il valore umano della comprensione. In questa nuova produzione nata in collaborazione con La Corte Ospitale, Il Mulino di Amleto scatena la sua intensa creatività per svelare tutta la contemporaneità di un grande classico.
È stato scritto che per fare il Misantropo ci vogliono “una stanza, sei sedie, tre lettere e degli stivali”.
Infatti il Misantropo non ha bisogno di forme, semplificazioni o “istruzioni per l’uso” perché la sua essenza è limpida, contemporanea e dolorosa.
Il Misantropo siamo noi con la nostra costante difficoltà di incontrare l’altro di cui, però, non possiamo fare a meno. Insomma, il Misantropo è quello che siamo. Da qui parte questo adattamento firmato dal Mulino di Amleto, dal concerto di Teatro. Il teatro con la sua incredibile sintesi di vero e falso, di sincerità e finzione, di emozione e convinzione. “Il palcoscenico e i camerini sono così diventati il luogo della nostra “favola” e gli spazi da cui partire per raccontare questa splendida commedia sulla tragedia di vivere insieme – racconta il regista – questo allestimento prevede una relazione più attiva con il pubblico, proprio perché questo incontro tra l’io e l’”altro da me” è una peculiarità del testo che viene messo in scena.
Il camerino presente nel nostro spazio scenico è il luogo in cui in genere si sta prima di interpretare un ruolo: Alceste, il protagonista, in tutto lo spettacolo difende la necessità di una coerenza tra quello che pensiamo e come agiamo o cosa diciamo davanti agli altri. Ecco: il luogo dell’incontro con gli altri è invece rappresentato dall’ allestimento dal salotto di Celimene, ma è anche il luogo in cui mi trovo a parlare direttamente con gli spettatori. Per questo ho chiesto ai miei attori di lavorare su una recitazione diretta, trasparente, che tenesse presente lo spettatore come altro referente della relazione tra i personaggi”.
La vendita dei biglietti singoli sarà effettuata solo il giorno stesso presso la cassa del teatro a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo. 
E’ possibile prenotare i posti dal martedì alla domenica mattina, dalle 9,30 alle 12,30, telefonando presso la Drogheria Broda di Moncalvo al numero 0141917143 oppure, solo per informazioni o urgenze, ai numeri 01411720695 e 3738695116, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30, o inviando un email a info@arte-e-tecnica.it.
Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il circuito Piemonte dal Vivo e Comune di Moncalvo, il contributo di Fondazione CRAT e CRT e la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Asti.