Sabato 29 gennaio al Teatro Alfieri di Asti va in scena “Niente progetti per il futuro”, spettacolo scritto e diretto da Francesco Brandi, con protagonisti Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti.
L’ambientazione è un ponte pedonale della periferia di una grande città, sul quale si incontrano due aspiranti suicidi, uniti dalla comune insana aspirazione ma diversissimi per tutto il resto. Ivan è un garagista, uomo semplice e di piacevole concretezza, religioso praticante, di bassa estrazione sociale, con una cultura non certo ricca ma nutrita da un’insopprimibile curiosità che alimenta le sue velleità speculative, che lo rendono un filosofo del paradosso. E proprio certe sue riflessioni vittimistiche lo hanno portato a concludere che il modo più consono di reagire al tradimento della fidanzata sia togliersi la vita.
Tobia invece è un Vip della televisione, psicologo di nascita ma opinionista tuttologo di adozione. Uomo colto e ironico, ma anche molto egoista e egocentrico. Ultimamente è finito in disgrazia dopo aver involontariamente offeso un alto papavero della televisione in una delle solite schermaglie dei salotti televisivi. Sebbene, pentito dell’incauto gesto, abbia cercato di porvi rimedio con scuse e genuflessioni, subisce ormai da mesi un pesante ostracismo che lo ha logorato lentamente, facendo emergere la sua parte più cinica e nichilista. Su consiglio del suo agente ha speso gli ultimi soldi per sposare in sontuose nozze una “starlette” della tv con cui era fidanzato da tempo, più per motivi di immagine che per affetto sincero, ma è servito a poco. Questo il motivo del desiderio suicida, una carriera distrutta, e, soprattutto, l’aver realizzato che nessuno lo ama, nemmeno la moglie che, al contrario di lui, è impegnata in una carriera folgorante.
Dall’incontro tra queste due diverse disperazioni, provenienti da mondi lontani, nasce il dramma, o la commedia, a seconda dei diversi punti di vista e dalla diversa lettura degli avvenimenti.
Un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, dove i valori dell’uomo appaiono sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale.
Lo spettacolo ha vinto il Premio Flaiano 2009, con la seguente motivazione di Masolino D’Amico: “Dramma sottile e coinvolgente, spesso imprevedibile, nel rappresentare l’incontro di un semplice garagista con un Vip della televisione, colto e intelligente ma egocentrico oltre ogni limite. Ne esce il ritratto di una società intera, priva di valori e piena di contraddizioni.”
Francesco Brandi è autore di altri interessanti testi teatrali, alcuni dei quali già andati in scena, e rappresenta una delle più nuove e più autentiche voci della drammaturgia italiana.
La data astigiana veleggia verso il tutto esaurito. Per gli ultimi tagliandi disponibili (18 euro platea, barcacce e palchi, 15 euro loggione) contattare la biglietteria del teatro Alfieri: 0141.399057