Tra pentagrammi e obiettivi fotografici, la rivista letteraria cuneese Ellin Selae porta all’attenzione del suo pubblico un fenomeno che investe sempre di più l’Italia: non soltanto l’immigrazione, ma anche l’emigrazione. La scorsa domenica 10 aprile il Centro Culturale San Secondo di Asti ha ospitato un concerto di chitarra classica del maestro Pablo Lentini Riva, docente presso il Conservatoire Chopin e L’ècole Nationale de Musique di Parigi, nonché scrittore di racconti per la stessa rivista: arti coniugate dalla medesima anima introspettiva e ricercatamente sensibile. Le note hanno attraversato tempi e luoghi, dagli europei Mertz e Bach ai più recenti latino-americani Villa-Lobos e Brouwer. Pablo Lentini Riva ha anche letto un suo racconto, omaggiando il pubblico con una prosa chiara ed elegante, che ha svelato gli aspetti più scoraggianti dell’insegnamento artistico. Veronica Mecchia, invece, ha raccontato l’emigrazione italiana in Francia attraverso le immagini, con fotografie ed interviste su un supporto multimediale. Soggetti delle foto in bianco e nero della mostra “Sulle tracce dell’emigrazione italiana in Francia”, donne e uomini emigrati negli anni ’50, ma anche giovani ricercatori bramosi di una soddisfazione delle proprie aspettative, non assicurate dalla patria. L’unione del concerto e della mostra hanno così trovato un’armonia nella narrazione dell’espatrio puramente italiano, e specialmente della rilevante “fuga dei cervelli”. L’evento si è svolto all’interno dell’iniziativa “Da zero a cento… in 24 anni”, una rassegna di incontri, concerti ed esposizioni pensata per festeggiare i primi 100 numeri di Ellin Selae.

Ornella Darova