“Arte e storia nelle banche”. È questo lo slogan coniato dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, per lanciare l’ottava edizione di “Invito a Palazzo” l’iniziativa che, in contemporanea su tutto il territorio nazionale, vede, sabato, i palazzi delle banche aperti e visitabili gratuitamente.

La manifestazione conta sull’adesione di 52 istituti di credito, con l’apertura al pubblico di 93 palazzi in 47 città, solitamente non visitabili perché luogo di lavoro delle banche stesse.

In Asti saranno aperti al pubblico la sede della Banca C.R.Asti in piazza Libertà 23 (banca che fin dalla prima edizione ha aderito all’iniziativa, riscuotendo enorme successo di pubblico) e Palazzo Mazzetti, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e recentemente riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro, in corso Alfieri 357.

Nel Palazzo di piazza Libertà, che dal 1986 ospita la sede della Banca C.R.Asti, sarà possibile ammirare le opere che costituiscono la collezione d’arte dell’azienda di credito astigiana, che comprende una significativa sezione di pittori contemporanei, fra i quali molti legati al territorio.
Di particolare rilevanza i tre quadri di Guido Montezemolo, recentemente acquistati dalla banca ed esposti nella Sala Consiglio.
Durante la visita del palazzo, sarà inoltre possibile ammirare due dipinti di Gandolfino d’Asti (o da Roreto), oltre a molte opere di artisti astigiani e piemontesi fra cui Pinot Gallizio, alcuni arazzi delle arazzeria astigiane e diverse opere di contemporanei.
Particolarmente rappresentativa la sezione dedicata allo scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti.
Fra le altre, notevoli alcune opere di Casorati, Tabusso, Rovero, Manzone.

A Palazzo Mazzetti, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Il Teatro del Sacro – Scultura lignea del Sei e Settecento nell’Astigiano”, oltre ai locali ornati dai pregevoli stucchi di metà Settecento eseguiti da maestranze luganesi sotto la supervisione di Benedetto Alfieri.
Inoltre, con l’apertura del primo lotto, avvenuta nella scorsa primavera, è stato proposto un allestimento provvisorio con l’esposizione di opere scelte tra i nuclei collezionistici già studiati e in gran parte restaurate. Uno spazio dedicato alla sintesi della storia delle collezioni è ospitato nel Salone d’Onore, dove figura uno dei dipinti simbolo delle raccolte civiche, La femme di Giacomo Grosso (1895), oltre a due importanti opere di Valerio Castello di proprietà della Banca C.R.Asti. Recentemente ha trovato ospitalità in questo spazio un grande dipinto del ‘500 veneto, proveniente da Palazzo Ottolenghi, “Daniele discolpa Susanna” di Giovanni Busi detto Il Cariani.
Nuovamente visibile al pubblico è la preziosa raccolta delle microscultore di Giuseppe Maria Bonzanigo (Asti, 1745 – Torino, 1820) ospitata in una sala dell’ala orientale.  

Ulteriori informazioni sono disponibili agli sportelli della banca o ai numeri di telefono 0141 393.258 oppure 0141 592730.
Maggiori dettagli su tutti i Palazzi visitabili sul territorio nazionale sono disponibili sul sito http://palazzi.abi.it

L’iniziativa gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Patrocinio del Ministero per i beni e le Attività Culturali e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.