carcere asti (3)Una finestra spalancata sul mondo e sulla vita, che si apre sfogliano pagine di romanzi, saggi, poesie e racconti. È il progetto Voltapagina, l’iniziativa del Salone Internazionale del Libro nata nel 2007 per portare i grandi autori della narrativa italiana nelle carceri, durante i giorni della festa del libro torinese. Un progetto di impegno sociale, alla sua ottava edizione, cresciuto negli anni per apprezzamento e partecipazione di scrittori, penitenziari e pubblico esterno, organizzato in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia.   Quest’anno sale a quattro il numero degli istituti penali piemontesi coinvolti: la Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo (Via Regione Bronda, 19/bis), che per prima ha aderito al progetto; la Casa Circondariale Quarto Inferiore di Asti (Strada Quarto Inferiore, 266) al quarto anno di coinvolgimento, la Casa di Reclusione San Michele di Alessandria (Strada Casale, 50/A), che partecipa per la seconda volta; e per la prima volta l’Istituto Penale per i Minorenni Ferrante Aporti di Torino (Via Berruti e Ferrero, 3), già coinvolto nell’iniziativa Adotta uno Scrittore.   Sono otto gli autori che incontreranno i detenuti e il pubblico esterno: Alessandro Bergonzoni (Torino), Luca Bianchini (Saluzzo), Mauro Corona (Asti), Giovanni Floris (Saluzzo), Maurizio Maggiani (Saluzzo), Antonio Pennacchi (Alessandria), Andrea Vitali (Alessandria) e Fabio Volo (Asti). Nelle settimane che precedono gli incontri, i detenuti che hanno volontariamente scelto di partecipare a Voltapagina vengono guidati alla lettura e all’approfondimento dei libri da un gruppo di assistenti sociali, educatori e volontari dei penitenziari. Il momento dell’incontro con l’autore sarà così occasione di discussione e dialogo sui temi trattati nell’opera e sull’esperienza della scrittura.   Voltapagina è patrocinato dalle città di Saluzzo, di Asti e di Alessandria.   Il programma   Venerdì 9 maggio la Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo ospita e Giovanni Floris (ore 11) Luca Bianchini (ore 15). Al suo esordio narrativo, il popolare giornalista Rai e conduttore di Ballarò Giovanni Floris parlerà del romanzo appena pubblicato Il confine di Bonetti (Feltrinelli), racconto intimo e riflessione sui confini tra trasgressione e regola, tra sogno e realtà. È la storia di cinque amici di lunga data – Bonetti, Ranò, Fochetti, Gallo e Navarra – cresciuti insieme negli anni Ottanta, ma poi separati dagli impegni che la vita richiede. Si ritrovano in un’ultima e rischiosissima notte da leoni sul filo dei ricordi tra droga, alcol, piccole tresche e furberie da ragazzi. Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico, autore della biografia ufficiale di Eros Ramazzoti (Eros – Lo giuro, Mondadori, 2005), proporrà i suoi due ultimi romanzi: Io che amo solo te e il suo sequel La cena di Natale (Mondadori, 2013). Ambientati in Puglia, il primo narra i giorni febbrili dei preparativi e la cerimonia di matrimonio di Chiara e Damiano, gli ultimi tradimenti, l’amore segreto tra la madre della sposa e il padre dello sposo, le relazioni amorose di fratelli e sorelle, i parenti e i vicini eccentrici. Il successivo romanzo ritrova gli stessi personaggi seduti alla stessa tavola la vigilia di Natale, un nuovo breve capitolo di vita pugliese.   Venerdì 9 maggio alla Casa di Reclusione San Michele di Alessandria i detenuti incontreranno Andrea Vitali (ore 11) e Antonio Pennacchi (ore 16). In uscita il 29 aprile, Quattro sberle benedette (Garzanti), il nuovo romanzo corale del prolifico scrittore Andrea Vitali, si tuffa nuovamente tra le beghe e i segreti della sua Bellano, immaginaria e realissima al tempo stesso, tra umorismo, scandali e lettere anonime. E sarà lo spunto per discutere di libri, scrittura e passione per la lettura con uno scrittore che vanta all’attivo circa quaranta opere tra romanzi e racconti, in cui la vita vera del paese di Bellano si mischia con la fantasia. Antonio Pennacchi racconterà Storia di Karel (Bompiani, 2013), romanzo in cui l’autore si stacca dalla realtà per analizzare la società e l’umanità attraverso la fantascienza. Ambientato a Colonia, lembo di terra ai confini della galassia dove vigono regole ferree e tutto è regolato da un fantasmagorico potere invisibile ma globale, il libro parla di desiderio di conquista e crescita, di ribellione e consapevolezza. A spezzare il clima rigido e plumbeo e a infrangere i divieti ci penseranno tre bambini in fuga e una donna curiosa.   Sabato 10 maggio le porte della Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo si aprono per incontrare lo scrittore Maurizio Maggiani (ore 15). Nel suo ultimo libro I figli della Repubblica. Un’invettiva (Feltrinelli), l’autore si abbandona a una amara, oltre che rabbiosa e sofferente, denuncia contro le incertezze e la crisi di valori che hanno caratterizzato la generazione nata dopo la Seconda guerra mondiale, senza però abbandonare la speranza che i giovani di oggi possano «prendere il testimone là dove è stato abbandonato». Mag­giani chiama i suoi coetanei “beati”, e delle beatitudini stila l’elenco, come fosse una carta di promesse da mantenere.   Domenica 11 maggio alla Casa Circondariale Quarto Inferiore di Asti saranno protagonisti Fabio Volo (ore 11) e Mauro Corona (ore 15). Best seller nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, Fabio Volo presenterà il suo settimo romanzo La strada verso casa (Mondadori, 2013). Racconta la storia di due fratelli, Andrea e Marco, separati l’uno dall’altro da due caratteri completamente diversi sin da ragazzi, che gli eventi costringono ad avvicinarsi e a capirsi di nuovo. Amore e sentimenti, dolore e felicità, ma anche inconfessabili segreti, sono gli ingredienti di un romanzo che sa commuovere e divertire. Mauro Corona, che con i suoi libri ci ha insegnato ad ascoltare e amare i boschi, sarà presente con il suo recentissimo romanzo Come sasso nella corrente (Mondadori), la storia di un uomo coraggioso, dell’amore impossibile e del tempo che passa. Una racconto che parla di miseria, di brutalità, di infanzia negata, di una vita scandita dai ritmi implacabili della natura, delle sue necessità e delle sue catastrofi. Ma è anche un canto di grande dolcezza sulla possibilità di preservare, in mezzo alla fatica di vivere, la dignità, l’umanità e la tenerezza.

Domenica 11 maggio Voltapagina porta Alessandro Bergonzoni all’Istituto Penale per i Minorenni Ferrante Aporti di Torino. L’appuntamento si inserisce nel progetto Adotta uno scrittore del Salone Internazionale del Libro, un’iniziativa per le scuole superiori del Piemonte, proposta in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e grazie al prezioso sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Bergonzoni parlerà del suo primo libro di poesia L’amorte (Garzanti, 2013), una trascrizione poetica dei suoi monologhi, dove la parola viene sradicata dal suo contesto in cerca di assonanze e calembour e sa colpire al cuore. In bilico tra Giorgio Caproni e Jim Morrison, le poesie sono come il suo autore: torrenziali, fluviali, surreali e ricche di giochi di parole. Una scrittura piovana, anfibia e incrociata, di chi si sente «più autorizzato che autore, più scritturato che scrittore, perché il pensiero è frequenza e a noi è concesso captarla, accoglierla, farla abitare».   Voltapagina è aperto anche al pubblico esterno, che dovrà presentarsi munito di documento d’identità. Chi desidera partecipare può prenotarsi qui:

Per la stampa: i giornalisti iscritti all’ordine, i fotografi e gli operatori di emittenti radiofoniche e televisive possono registrarsi agli stessi contatti sopra indicati e inviando anche mail a galletto@salonelibro.it. Le riprese o le foto sono autorizzate esclusivamente negli ambienti dove si svolgono gli incontri. Non si possono realizzare interviste ai detenuti. I giornalisti dovranno presentarsi presso l’istituto penitenziario mezz’ora prima dell’incontro, muniti di tesserino stampa, per le dovute registrazioni.