eskinzo1Domani, giovedì 20 febbraio gli Eskinzo presenteranno dal vivo il disco omonimo d’esordio al Diavolo Rosso di Asti per la rassegna Indi(e)avolato Lab: il gruppo torinese, dopo l’anteprima del videooclip “Jesus Honeyfly” sul sito di XL di Repubblica e la presentazione dell’album sul prestigioso sito di Rockit (in download gratuito per una settimana), porterà la carica alt-rock elettronica sul palco di uno dei più importanti locali live del Piemonte. E’ uscito il 14 maggio del 2013 l’omonimo disco d’esordio degli Eskinzo, band nata tra Londra e Torino e composta da Luca Cognetti (N.A.M.B., Marco Notari) e Matteo Tambussi (Baroque). Prodotto da Davide Tomat e Gabriele Ottino (N.A.M.B., Niagara) e mixato da Andrea Bergesio (Alessio Bertallot, Marco Notari, Mambassa), “Eskinzo” è un’avventura sonica in cui si incontrano psichedelia, elettronica, sperimentazione e alt-rock. Gli Eskinzo nascono nel 2009 dall’unione artistica di Luca Cognetti (chitarre elettriche, chitarre acustiche, pianoforte, basso, sintetizzatori,programmazioni, moog) e Matteo Tambussi (voce, chitarre acustiche, pianoforti, sintetizzatori), due artisti con diverse esperienze musicali alle spalle. L’idea di intraprendere un progetto musicale comune nasce sulla spiaggia delle Canarie che darà il nome al duo. I due musicisti iniziano quindi a comporre i brani che daranno vita al loro primo disco lavorando a distanza tra Londra e Torino. Il loro album d’esordio, che vanta la produzione artistica di Davide Tomat e Gabriele Ottino (N.A.M.B., Niagara), viene registrato a Torino ed è mixato da Andrea Bergesio (Alessio Bertallot, Marco Notari, Mambassa). “Eskinzo” è un disco in cui i beat scandiscono il tempo di un viaggio in continua evoluzione sonora, tra psichedelia, sperimentazione ed alt-rock con chitarre, pianoforti, sintetizzatori e tastiere ad arricchire le trame elettroniche e ritmiche. I colori e le forme musicali si creano e si disfano in una fluida continuità, restituendo all’ascoltatore le numerose sfaccettature di un lavoro denso di richiami, in cui attenzione e ricerca della qualità sonora sono un valore aggiunto, con brani più dilatati che si alternano ad altri con sonorità più taglienti e dure. I testi sono spaccati di pensieri che fluttuano su questi tappeti sonori, mettento in rapporto gli individui ed i grandi sistemi di massa sociali e religiosi. Tra gli ospiti che si sono alternati alle sezioni ritmiche Silvio Franco (N.A.M.B.), Gabriele Ottino (Niagara), Davide Compagnoni (Stearica) e Simone Gallo. “Eskinzo è un duo, e il nostro primo album nasce sulla base di una composizione alternata. Entrambi negli scorsi anni siamo stati impegnati in molti altri progetti musicali, così abbiamo cominciato a scrivere scambiandoci basi, riff, loop e arrangiamenti, integrando ognuno il lavoro dell’altro, una forma di Wiki-Composition – racconta Luca Cognetti -. Il lavoro in sedi separate ci ha permesso di intervenire sui brani modificando, aggiungendo e miscelando le nostre rispettive idee. Le prime versioni dei pezzi erano molto dilatate e aperte, rappresentavano più che altro delle atmosfere musicali che ci restituivano un forte margine di libertà compositiva. Abbandonarsi a questo tipo di sonorità ci ha permesso nella fase successiva con i produttori Davide Tomat e Gabriele Ottino di andare a smussare o tagliare quello che ritenevamo superfluo, per poterne tirare fuori il nucleo centrale.” “I testi sono nati abbastanza naturalmente, diversamente da come mi succede di solito – prosegue Matteo Tambussi -. L’esistenza di una base senza linea melodica e gli arrangiamenti molto dilatati hanno lasciato spazio per molte soluzioni metriche e tematiche. In più, il lavoro condiviso e non solitario ha facilitato la ricerca delle giuste soluzioni melodiche e fonetiche.” L’uscita del disco è anticipata dal primo singolo “Jesus Honeyfly”, il cui video è stato realizzato dal collettivo Chaos con il montaggio di Fabrizio Lussu ed è stato girato a New York tra Manatthan e Brooklyn.