Un giornalista impegnato in un viaggio nel tempo e nello spazio attorno al mistero del vino, alle prese con Marilyn Monroe e Galileo, Marco Polo e Erasmo da Rotterdam, Ulisse e Winston Churchill, Lorenzo il Magnifico e Saffo: attraverso i secoli e molti paesi “i più intriganti personaggi storici” vengono interrogati sulle “arcane ragioni che hanno spinto l’uomo a fare del vino qualcosa di unico e irripetibile”.
Il libro edito da Piemme, “Vineide”, è stato presentato mercoledì ad Asti, al Fondo Giov-Anna Piras di via Brofferio, lo scorso mercoledì.
“Nessuna altra bevanda nella storia dell’uomo – si legge nelle iniziali “Istruzioni per l’uso” –  ha mai avuto un potere più forte, un’identità così unica, un’influenza tanto vasta. Il latte è più nutriente, il succo di altri frutti più dolce, l’acqua più necessaria e anzi indispensabile alla vita dell’uomo. Eppure né latte né succo né acqua possono lontanamente eguagliare il fascino e la forza del vino. Perché?”.

Dopo “Il romanzo del vino” e “Vinosofia: una dichiarazione d’amore in 38 bicchieri”, nei diversi capitoli il giornalista Giovanni Negri e l’enologo Roberto Cipresso si addentrano nei segreti, nelle suggestioni  e in ventisei “misteri” del vino, svelati tra aneddoti, ricerche, racconti e sezioni di inediti accostamenti: il Merlot per la Seduzione, il Muller Turghau per il Sapere, Ellenico e Aglianico per la Femminilità, Chablis per la Poesia.