L’appuntamento del mese di giugno di Otto Marzo Tutto l’Anno, iniziativa promossa e sponsorizzata dalla Consigliera di Parità della Provincia di Asti Gloria Ruffa, è prevista per venerdì 5 giugno; nella cornice della Tenuta La Violina di Mombarone (www.laviolina.it – Fraz. Mombarone 115, Valmonasca At), alle 21, verrà presentato il libro “E Dio negò la donna”. La presentazione, alla quale interverrà l’autrice Vittoria Haziel, si svolge in collaborazione con l’associazione culturale La Fabbrica delle Idee e la libreria itinerante Profumi per la Mente, di Davide Ruffinengo. L’evento è gratuito e tutti sono invitati: al termine, un bicchiere di vino offerto dalla ditta Perlino.
Il libro.
Donne violate, sfruttate, cancellate, uccise: la guerra dei maschi contro le femmine ha fatto nei secoli più vittime di qualunque olocausto e non sembra affatto sul punto di ridimensionarsi. Anzi, i fondamentalismi che si sono riaccesi nell’ultimo periodo hanno rafforzato il razzismo contro le donne e reso di nuovo tragicamente attuali i veli, le infibulazioni, le lapidazioni, gli stupri etnici. Ma sarebbe sbagliato legare le discriminazioni e le violenze solo a situazioni sociali arretrate o a regimi scellerati. Nel suo viaggio attraverso gli inferni delle offese patite dalle donne, Vittoria Haziel arriva a scoprire le cause più profonde del maschilismo, radicate nella cultura antica di cui sono impregnati anche i testi sacri dell’ebraismo e del cristianesimo come quelli dell’islamismo. I tre monoteismi infatti relegano le donne nell’ombra, le riducono al silenzio, le marchiano con il segno del peccato. Stabiliscono leggi legate alla volontà di un dio sempre e solo maschio, che diventa così portatore di ingiustizie e simbolo di un insegnamento che calpesta la dignità femminile. Il “patto patriarcale” trasversale alle diverse culture a lungo è stato trasmesso, paradossalmente, dalle stesse donne. Per estirpare i fondamenti di queste “tradizioni” e opporsi alla pericolosa disarmonia che ne deriva, l’autrice propone strumenti e percorsi che permettono di ricongiungere il femminile e il maschile all’interno di ogni persona. 
L’autrice.
Vittoria Haziel, il cui nome d’arte è quello del suo angelo custode, è nata il 3 maggio 1947 a Pisa e dice di sè: “Nomade per destino, ho vissuto in Italia e all’estero, assistita dalla fortuna nel trovare casa e da una meno benigna sorte nel trovare mariti”.
Dopo un tentativo di professione nell’avvocatura ha lavora per la Rai come regista televisiva e radiofonica. Diventata giornalista, ha ricoperto ruoli di responsabile ufficio stampa e pubbliche relazioni. Spirito libero, apartitica e aconfessionale descrive così la sua esistenza: “Ho scelto barche per la mia vita, non poltrone“.