Domenica 24 settembre alla Cascina del Racconto di via Bonzanigo 46 è in programma “Racconti di fine estate”, un ricco pomeriggio tra teatro, libri, narrazioni, chiacchiere.
Un luogo dove raccontare e ascoltare, dare voce alla memoria, lasciar spazio alla fantasia e alla creatività. Un luogo dove incontrarsi tra persone, dove il piacere dello stare insieme si incontra con la tradizione del Mutuo Soccorso.
Il tutto per ringraziare quanti, con la loro partecipazione alla Borsa del Libro, hanno permesso la realizzazione di questo programma.Un evento organizzato con il contributo della Fondazione CRT e la direzione del Teatro degli Acerbi nell’ambito di “Teatro in Terra Astesana 2017”.
Si comincia dalle 16.30 e fino alle 18 con un’originale ospite: Chiara Trevisan, la Lettrice vis-à- vis. Chiara propone, per adulti e giovani adulti a partire dai 13 anni, una conversazione e micro lettura di circa 10’ per un ospite alla volta, in un salottino creato nel luogo, con una bici, un carretto, una libreria tematica.

“La pagina giusta, per la persona giusta, al momento giusto” … somministrata in un momento di relazione esclusiva, intima e dedicata. La Lettrice Vis-à- Vis è esplorazione del paesaggio umano e relazione significativa, realizzata esclusivamente attraverso conversazione, ascolto e l’utilizzo di pagine di libri selezionate ad hoc e per il luogo, per offrire punti di vista originali sulle questioni intercettate. Punti di vista, prospettive e sorprese in una pagina su misura. Un’interazione personale ed emozionante, un “regalo” per i partecipanti. Un’opportunità di
relazione. Un gioco esplorativo. Un altro modo di leggere e di scoprire se stessi.
Alle 18, Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi, presenterà lo studio per un nuovo monologo teatrale dal titolo “Soldato mulo va alla Guerra”, da un testo e progetto di Patrizia Camatel, con consulenza storica di Nicoletta Fasano e Mario Renosio.
Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, asini, buoi, cani, cavalli, piccioni vennero utilizzati per le azioni belliche, per lo spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e il sostentamento delle truppe. E le testimonianze degli uomini al fronte ci parlano anche di convivenze altrettanto strette, con gli animali, ma non altrettanto desiderabili: i topi che invadevano le trincee, pulci e pidocchi che infestavano le vesti e i giacigli… La forzata coesistenza di animali di ogni genere con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in una tragica fratellanza di fronte alla morte e alla sofferenza.
Giuseppe Zabert, classe 1897, figlio di mezzadri, parte da Valfenera per andare a servire la Patria al fronte. Il soldato semplice, la giovane “carne da cannone” che ha perso la vita, e l’identità stessa, nelle trincee del Carso o sui monti contesi agli austriaci, è all’oscuro dei piani di conquista degli Stati, delle alleanze e delle strategie. A lui si chiede di faticare la giornata e di obbedire, proprio come ad un mulo sotto il basto; a lui si chiede di sopravvivere a qualunque costo, nascondendosi e strisciando nel fango, profittando degli avanzi o della morte dei compagni, proprio come farebbe un ratto.

Ecco una relazione, quella col mondo animale, che non è semplice convivenza, coabitazione forzosa, ma è identificazione dell’essere-uomo con l’essere-animale: è l’istinto di sopravvivenza a farla da padrone in trincea, è l’istinto di fuga che fa dell’uomo un disertore, è la fame che ti mangia da fuori e la paura che ti rode da dentro. Nel mondo straziato dalla guerra la bestialità è caratteristica degli uomini, abbrutiti dalla violenza, mentre gli animali al fronte, coprotagonisti di episodi tragici o inaspettatamente sentimentali, rimangono l’ultimo baluardo di umanità e vita.
A seguire, al termine della narrazione, Chiara Trevisan, la Lettrice vis-à- vis riprenderà le sue attività per il pubblico.
A conclusione del pomeriggio, alle 20, l’apericena . L’ingresso è gratuito , con cena a pagamentoinfo : cell. 3392532921 – www.lacascinadelracconto.com- www.teatrodegliacerbi.it