Sandro Cappelletto scrittore e critico musicale. © - Paolo della CorteSale l’attesa per l’edizione 2015 del Premio Asti d’Appello, sfida letteraria organizzata dalla omonima associazione giunta alla settima edizione: a chiudere la cerimonia che si terrà domenica 29 novembre a partire dalle 17 al Teatro Alfieri di Asti la speciale performance “Fortissimo nel mio cuore! – Franz Schubert, l’ultimo anno” che vedrà sul palco lo scrittore e storico della musica Sandro Cappelletto, nel ruolo di “voce narrante”, e il Quartetto d’archi dell’Accademia Perosi, formato da Matteo Ruffo ed Elisa Schack (violini), Angelo Conversa (viola), Alessandro Copia (violoncello), con la partecipazione di Stefano Blanc (violoncello).

La sola creazione di tali capolavori in un arco di tempo così breve sembra incredibile, ma la qualità dell’ispirazione, della magia, è miracolosa e supera ogni spiegazione”: così scrive Benjamin Britten a proposito dell’ultimo periodo di vita di Franz Schubert (1797-1828). In quei mesi, il trentenne compositore austriaco scrive anche il Quintetto in do maggiore per due violini, viola e due violoncelli, op. 163.  La musica qui sembra voler perdere ogni suo aspetto finito e trasformarsi, se saremo capaci di  darle ascolto, di abbandonarci a lei, in uno spazio interiore e sconfinato. Sembra evadere dalla normale dimensione del tempo misurato, per crearne uno suo proprio. Con la musica e con le parole, il Quintetto dell’Accademia  Perosi e Sandro Cappelletto  raccontano la nascita, il mistero, il fascino di un brano che mette le ali alla fantasia, che non si riesce a dimenticare.

Prima dell’appuntamento musicale, sul palco si sfideranno i nove autori in lizza per il Premio Asti d’Appello: dal Premio Bagutta Nicola Lagioia con “La ferocia” (Einaudi), dal Premio Bergamo Giorgio Falco con “La gemella H” (Einaudi), dal Premio Strega Mauro Covacich con “La sposa” (Bompiani), dal Premio Bancarella Simona Spàraco con “Se chiudo gli occhi” (Giunti), dal Premio Cortina Giuseppe Festa con “L’Ombra del Gattopardo” (Salani), dal Premio Viareggio Paola Capriolo con “Mi ricordo” (Giunti) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi – ‘piazzatosi’ anche al Premio Cortina), dal Premio Campiello Carmen Pellegrino con “Cade la terra” (Giunti), dal Premio Scerbanenco Roberto Costantini con “Il male non dimentica” (Marsilio).

Durante la cerimonia finale, condotta dal giornalista e scrittore Massimo Cotto, gli autori terranno un’arringa davanti al pubblico e alla giuria togata, composta da magistrati e avvocati: dalla somma dei voti delle due giurie, ‘ponderati’ secondo il rapporto matematico tra numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, emergerà il vincitore, al quale andranno 10.000 euro.

Il Premio si avvale della preziosa collaborazione di Alberto Sinigaglia, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Per maggiori informazioni: info@premioastidappello.org

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