Programma originale e bella esecuzione: così si può sinteticamente descrivere il primo concerto del Coro della Diocesi di Asti, tenuto il 18 maggio scorso nella chiesa parrocchiale San Giovanni Bosco. Ben diretto da Manuela Avidano, il coro ha alternato i propri interventi canori a brani tratti dalle poesie di Alda Merini letti da Singarella Emanuela, ideando un percorso che ha attinto ampiamente alla spiritualità del canto gregoriano (l’antifona “Paradisi Portae”, “Ubi caritas”, “Regina Coeli” con sviluppo polifonico, “Salve Regina”), proponendo brani particolari o anche poco conosciuti come le splendide e delicate pagine del “Rosario” di Liszt, la dolce “Maria, Mater gratia” di Fauré, il denso “Magnificat” di Perosi e lo “Stabat Mater” di Kodaly, meditativo. Hanno completato il programma “O sacrum convivium” e “O amabile Maria” di Perosi, “Notre Père” di Duruflé, e“Dona nobis pacem” di autore ignoto. Ben calibrata anche la varietà timbrica offerta, alternando costantemente il canto a cappella, all’accompagnamento dell’organo suonato da Daniele Ferretti, le voci pari femminili a quelle maschili, il canto solistico alle quattro voci miste.
Il programma sarà replicato il 31 maggio, alle 21, nel Santuario Madonna Porta Paradisi.