Gli scrittori Alessandro Perissinotto e Marco Vichi hanno animato, lo scorso fine settimana, “I mesi del giallo”. Due incontri, ospitati all’Auditorium di Palazzo del Collegio, dai toni differenti: duri e di denuncia quelli di Perissinotto, il cui libro “Per vendetta” (Rizzoli) affronta, attraverso una storia d’amore e di follia, il dramma dei desaparecidos; ironici e con incursioni nella musica e nella poesia quelli di Vichi, che ha presentato la sua ultima fatica, “Un tipo tranquillo” (Guanda).
Storie ispirate, comunque, dalla realtà: “L’80 per cento del mio romanzo è assolutamente autentico, di finzione ce n’è poca” ha spiegato Perissinotto, che ha conversato con la giornalista Betty Martinelli indicando Licio Gelli tra i personaggi italiani che, al tempo dei desaparecidos, ebbero rapporti con la dittatura.
Con alcune impressionanti similitudini con la tragica vicenda di Avetrana la storia narrata da Vichi, presentato da Giovanni Pensabene, in “Un tipo tranquillo”: la normalità, incarnata dal ragionier Mario Rossi, a un certo punto diventa aberrazione. Molte le domande su Bordelli, il commissario forse più amato dai lettori giallisti: le sue storie, ha svelato Vichi, contengono particolari sulla guerra in Toscana che suo padre prese a raccontargli fin da bambino.
Con i due scrittori, intanto, si concludono gli incontri di ottobre aperti al pubblico (dalla prossima settimana inizieranno invece quelli nelle scuole) della rassegna ideata dall’Associazione Comunica in collaborazione con i Comuni di Asti, Costigliole, Isola, Comunità Collinare Val Rilate, Provincia, Biblioteca Astense, Israt, Fondazione Crt, Banca d’Alba, Casa del Popolo e Gruppo di Protezione Civile “Città di Asti”.
Il primo appuntamento di novembre (venerdì 5 alle 21) sarà ospitato alla Cantina dei vini di Costigliole: l’avvocato Pierpaolo Berardi racconterà i più famosi casi di avvelenamento da caffè.
Intanto sono aperte le prenotazioni alla cena con lo scrittore Stefano Quaglia, sabato 13 novembre all’agriturismo San Nazario di Montechiaro. Il menù è composto con i piatti che l’autore di “Il tartufo e la polvere” (Marcos y Marcos) ha inserito nella propria opera: carne cruda battuta al coltello, vitello tonnato, flan di cardi con bagna cauda, tagliolini alla piemontese, fritto misto, bunet, panna cotta. Quota di partecipazione: 25 euro, vini a parte (a scelta tra: dolcetto, grignolino, barbera, barbaresco, cortese, moscato).
Prenotazione obbligatoria allo 0141.990024. Sarà presente l’autore, che converserà con Marisa Varvello, presidente della Comunità Collinare Val Rilate.