museo paleontologicoUndici pittori tutti per lei, la balenottera di Chiusano che da sabato scorso si fa conoscere, al Museo Paleontologico, nella versione originale di cetaceo fossile di tre milioni di anni e di quella creativa su tela. Molta curiosità sta destando la mostra “Una balena in collina” inaugurata nei nuovi spazi della Galleria per il secondo compleanno del Museo dei fossili: merito degli artisti che sono stati al gioco, immaginando il grande mammifero di Chiusano (scoperto nel 2003 in una cava) nuotare nel Mare Padano o in procinto di lasciare le acque per trovare rifugio nel grembo della terra. La mostra raccoglie dodici lavori di Ottavio Coffano, Giancarlo Ferraris, Paolo Fresu, Gianfranco Monaca, Giuseppe Orlandi, Filippo Pinsoglio, Lia Rinetti, Maria Carolina Risaliti, Piero Sciavolino, Rossana Turri, Piero Damarco. Quest’ultimo ha un rapporto speciale con la balena: ne è stato lo scopritore e poi, ancora in questi mesi, ne ha ripulito con cura le parti, come il grande cranio, che non avevano finora trovato posto nel museo. Ora la balena è lì, in mezzo ai quadri, sotto le luci della Galleria, con le sue ossa possenti a farsi guardare, arresa alla terra dopo l’ebbrezza dei viaggi per mare. Anche i pittori l’hanno guardata con ossequio. E la gente di Chiusano con un certo orgoglio. La mostra resterà in visione fino a marzo, entrando anche nei percorsi didattici delle scuole che frequenteranno il museo. Poi i quadri torneranno al suo legittimo proprietario, il Comune di Chiusano, che li ha avuti in dono dagli artisti. Per non perdere la suggestione, il Parco paleontologico astigiano ha realizzato, insieme al Comune, il calendario 2016 “Una balena in collina, 366 giorni con i grandi cetacei dell’Astigiano”. Dentro si trovano le opere riprodotte dei pittori e le più belle frasi degli abitanti di Chiusano chiamati anch’essi a immaginare la balenottera, di cui tra le pagine si ritrovano la storia e le fotografie della scoperta. Chiude il calendario la mappa dei ritrovamenti dei cetacei fossili del Pliocene nell’Astigiano, con l’indicazione dei luoghi in cui sono emersi e delle strutture museali che li conservano. Il calendario è già in vendita a 10 euro nel bookshop del Museo: il ricavato, come hanno ricordato il commissario Felice Musto e il direttore Graziano Delmastro, servirà a finanziare le attività. E intanto Chiusano, ha lasciato intendere il vicesindaco Luigi Bosco, per il 2016 pensa a una nuova edizione di “Una balena in collina”, con il cetaceo entrato a far parte delle matrici identificative del territorio. In chiusura della rassegna “Il Museo sta crescendo!”, sempre sabato pomeriggio, la conversazione tra Piero Damarco e Loredana Dova (Associazione Comunica) su cosa quali pesci e molluschi avremmo mangiato ai tempi del Mare Padano: un altro modo per scoprire le belle collezioni del Museo. Dopo una buona dose di stupori, brindisi con i biscotti “della balena” di Vigliano e i vini di Rocchetta Tanaro, Vinchio e Vaglio Serra offerti dalle cantine sociali.