Per il nono anno consecutivo torna a partire dal prossimo 17 gennaio l’appuntamento domenicale   con Passepartout en hiver, il ciclo di incontri che la Biblioteca Astense Giorgio Faletti e la CNA   di Asti organizzano con l’intento di proporre un modo diverso per trascorrere i freddi pomeriggi   domenicali dei mesi invernali, quando in città non ci sono molte cose da fare se non ritrovarsi con   gli amici per quattro chiacchiere, informali e disinvolte. Così la Biblioteca si propone, come nelle   riuscite edizioni degli anni scorsi, come una sorta di salotto per chi avrà piacere di intrattenersi su   soggetti di volta in volta diversi.    Ecco il calendario degli incontri, che avranno luogo presso la Casa del Teatro, via Goltieri 3, dal 17   gennaio al 20 marzo con inizio alle 17.   Quest’anno la rassegna “Passepartout d’inverno” si apre con un racconto sospeso tra le colline   astigiane e il cielo: è la storia di Enrico Cammarota il cui sogno si spezzò assieme alla vita, ma che   ebbe parte nella  realizzazione del più grande sogno collettivo che gli uomini coltivavano da   sempre: volare.  Prendendo spunto da una lapide che, in Rocca d’Arazzo, ricorda l’avventura e la tragica fine di    Cammarota, uno dei primissimi pionieri del volo in Italia, in un libro, che si intitola appunto “Il   sogno spezzato” è stata ricostruita meticolosamente la vicenda di questo giovane aviatore, maturata   in un’Italia ancora risorgimentale che guardava al progresso come stimolo al completamento della   sua unità nazionale.  L’autore, Carlo Colombo, vive e lavora a Milano. La passione per la campagna, che condivide con   la moglie Laura e il figlio Edoardo, nel 2010 lo ha portato a Rocca d’Arazzo. La curiosità dei luoghi   e delle persone hanno deciso il resto: il desiderio di raccontare quanto scoperto lo ha spinto a   scrivere questo libro pubblicato da Team Service Editore.  Enrico Cammarota Adorno, nato a Rocca d’Arazzo il 22 novembre 1882 era nipote del senatore   Giuseppe Cornero, personaggio di rilevo nel panorama risorgimentale. Dopo gli studi in ingegneria    Cammarota aveva iniziato a coltivare la passione per il volo, sogno che coronerà, pioniere tra i   pionieri, conseguendo il brevetto numero 13, in Francia, alla Scuola Superiore di Aeronautica.   Destinato ad una brillante carriera di progettista ed istruttore come ufficiale nei reparti di volo   sperimentali dell’Esercito il giovane pilota, sabato 3 dicembre 1910, decollava dal campo di   Centocelle, nell’agro romano, per l’ultima missione addestrativa della giornata: pochi minuti dopo   l’aereo precipitava. Nella sciagura, oltre ad Enrico Cammarota, moriva il soldato di leva Giuseppe   Castellani, aiutante del pilota, che era a bordo del velivolo caduto. L’incidente fu tristemente iscritto   nella storia aeronautica come il primo in cui perse la vita più di una persona.  “Il libro – scrive Carlo Colombo – è dedicato a tutti coloro che trovano il coraggio di realizzare i   propri sogni, non hanno  il timore di alzarsi in volo e affrontare a viso aperto il loro destino.   Qualunque esso sia”. La presentazione del volume sarà condotta dal giornalista Vanni Cornero, che   ripercorrerà con l’autore questa vicenda di aviazione eroica.  I proventi derivanti dalla vendita del libro (“Il sogno spezzato”, Team Service Editore, 171 pagine   14 euro) saranno destinati alla ASTRO Onlus a sostegno del progetto OncoEmatologia   dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti.